Juve, la rabbia è quella giusta, il risultato no: con l'Atalanta finisce 3-3
La Juventus doveva rispondere sul campo alla decisione della Corte federale d’Appello che l’aveva condannata a una posizione di metà classifica, lontano dall’Europa, togliendole 15 punti come sentenza per il caso plusvalenze.
C’era curiosità di vedere che Juve si sarebbe presentata all’Allianz Stadium, viste le emozioni contrastanti che una decisione del genere poteva generare: rabbia per quella che in società credono sia una punizione ingiusta ma anche frustrazione per vedere svanire i punti guadagnati sul campo. Di fronte, la scatenata Atalanta di Gasperini, che nelle ultime settimane conta i gol col pallottoliere.
Le prime battute non fanno presagire nulla di buono per i bianconeri, anzi. Dopo cinque minuti l’Atalanta ruba una palla a centrocampo, Lookman fa partire una botta sul primo palo su cui Szczesny interviene in modo goffo respingendo la palla in rete. Ospiti in vantaggio.
I bianconeri però non subiscono il colpo, e anzi trovano la forza di reagire, mentre l’Atalanta si abbassa e lascia campo. La Juve ha così la possibilità di trovare continuità negli attacchi, e dopo uno tambureggiante arriva il fallo in area su Fagioli che il Var punisce con il calcio di rigore. Dal dischetto va Di Maria che spiazza Musso e pareggia i conti.
La Juventus continua ad attaccare e poco dopo trova anche il gol del vantaggio, frutto di una bella azione corale: a centrocampo il tacco di Di Maria smarca Fagioli, cross a centro area e Milik con tempismo perfetto colpisce di destro al volo. Si va al riposo coi bianconeri in vantaggio, ma nella ripresa cambia la musica e il secondo tempo parte male per i bianconeri, anzi malissimo.
Pressing alto dell'Atalanta con Scalvini che ruba palla su un passaggio sbagliato dei difensori, palla a Lookman che serve Maehle per il pareggio bergamasco.
Passano pochi minuti e arriva anche il vantaggio, con Boga che ubriaca Danilo sulla sinistra, crossa per Lookman che di testa piazza all'angolino.
La Juventus però non si scompone e su palla inattiva trova di nuovo il pareggio. Punizione di Di Maria che tocca per Danilo, gran botta del brasiliano che inganna la barriera e finisce dentro.
Nel finale le due squadre cercano la vittoria e le posizioni saltano. Miretti si mangia un gol fatto a due passi dal portiere e il punteggio non cambia più. Ne viene fuori un pareggio che non serve a nessuno, sicuramente non alla Juve dopo la batosta della sentenza.