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Il pallone della 'Mano de Dios' venduto per 2 milioni

ANSA
Il pallone della 'Mano de Dios' venduto per 2 milioni
Il pallone della 'Mano de Dios' venduto per 2 milioniProfimedia
Appartenente all'arbitro Bin Nasser, era stato messo all'asta a Londra

Nessun calciatore ha avuto una storia come quella di Diego Maradona. L'argentino ha influito nel mondo del calcio da vivo e lo sta continuando a fare anche post mortem. L'ennesima riprova della sua trascendenza è la vendita all'asta del pallone del gol con la 'mano de Dios', ossia il primo nel quarto di finale del Mondiale 1986  tra Argentina e Inghilterra.

Se la maglia di quell'incontro nel quale realizzò anche il gol più bello di sempre è stato venduta per quasi nove milioni di euro, è toccato oggi al pallone di quell'incontro. Venduto nella casa d'aste  'Graham Budd Auctions' per due milioni di sterline a un anonimo compratore, il prezioso cimelio era stato custodito per decenni da Ali Bin Nasser, arbitro tunisino ingannato dall'astuzia dell'argentino in quell'occasione. Con lui, Maradona poi instaurò un vero e proprio rapporto di amicizia, testimoniato da un'emotiva visita del 10 argentino alla casa dello stesso arbitro, in quel di Tunisi.

34 anni e mezzo dopo quella famosissima partita, l'importanza e la trascendenza di quanto fatto da Maradona continuano a irradiare il mondo del calcio, e un semplice pallone da lui toccato con la mano incriminata è diventato adesso un'autentica reliquia, e con ogni probabilità la sfera di cuoio più preziosa della storia.