Il meglio e il peggio della 22esima giornata di Serie A
LE SQUADRE MIGLIORI
Impossibile non cominciare dal Napoli. Dopo appena tre giornate di ritorno, infatti, nessuna squadra aveva mai avuto 15 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Contro la Cremonese, poi, c'era da cancellare la cocente eliminazione in Coppa Italia. Missione compiuta e la verità è che anche nella patria della scaramanzia, la parola scudetto non è più tabù.
Dietro agli azzurri frenano tutte. Beh, quasi tutte. L'Atalanta, infatti, comincia a far paura sia alle milanesi che alle romane. All'Olimpico, i ragazzi di Gian Piero Gasperini hanno dato una gran bella lezione di calcio alla Lazio facendo di capire di essere la squadra più in forma tra quelle che aspirano al secondo posto.
Menzione speciale anche al Monza di Raffaele Palladino che non sembra intenzionato a fermarsi. Dopo la vittoria al Dall'Ara, infatti, i brianzoli sono balzati al decimo posto a un solo punto dalla settima piazza che, alla fine del torneo, potrebbe anche valere un posto in Europa.
LE SQUADRE PEGGIORI
Come se non bastasse il deludente pareggio sul campo di una Sampdoria in crisi nera, Romelu Lukaku e Nicolò Barella hanno peggiorato la situazione prendendosi a male parole in mondovisione e facendo capire che all'interno dello spogliatoio dell'Inter i nervi sono tesi. Tesissimi. Esattamente come alla Salernitana, dove il presidente Iervolino potrebbe tornare di nuovo sui suoi passi ed esonerare Davide Nicola dopo il passo falso di Verona.
Male. Anzi, malissimo anche le romane. La Lazio non riesce a cambiare registro. Quando il piano A s'inceppa, infatti, Maurizio Sarri non sembra avere un piano B di riserva al quale appigliarsi. Per quanto riguarda, invece, la Roma, il problema di José Mourinho è la sua allergia alle sostituzioni. Il tecnico portoghese si fida solo di pochissimi calciatori e questo, a lungo andare, potrebbe creare qualche attrito all'interno del gruppo.
I GIOCATORI MIGLIORI
Corriamo il rischio di essere ripetitivi parlando di Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia. Ma è davvero impossibile non sottolineare, domenica dopo domenica, quello che stanno facendo i due trascinatori del Napoli, secondi per gol in Europa soltanto alla coppia gol del Manchester City formata da Erling Haaland e Phil Foden. Sebbene nel caso dei citizen a fare la differenza non sia la coppia, bensì il vichingo, autore da solo di 25 reti, una in meno della premiata ditta Kvara-Osi.
Ottime conferme anche a Lecce dove Federico Baschirotto e Wladimiro Falcone. Il primo ha dimostrato che il suo feeling con il gol non è casuale provocando l'autorete di Roger Ibañez. Il portierno giallorosso, invece, ha vinto la sua personalissima sfida contro un Tammy Abraham incredulo che ci ha provato in tutti i modi senza risucire a superarlo. Menzione speciale anche alla parata di Juan Musso su Mattia Zaccagni.
I GOL PIÙ BELLI
Le reti più importanti della giornata sono state, probabilmente, quelle segnate da Olivier Giroud e Adrien Rabiot che hanno rilanciato le quotazioni di Milan e Juventus. Il più bello, però, è stato quello messo a referto da Daniele Verde.
Davvero niente male nemmeno quello di Davide Zappacosta all'Olimpico contro la Lazio. Una rete e una vittoria che fa sognare tutto il popolo nerazzurro.