Ryder Cup: i problemi fisici fermano Tiger Woods, per lui niente Roma
"Tutti avrebbero voluto vedere Tiger Woods alla Ryder Cup di Roma, ma i suoi problemi fisici non gli consentiranno di essere in Italia fisicamente. Sono in costante contatto telefonico con lui e posso dire che fa parte della squadra a tutti gli effetti". Lo ha detto Zach Johnson, capitano del team Usa alla Ryder Cup di Roma.
"Tiger Woods ama la Ryder Cup e la sua esperienza ci sarà di grande aiuto", ha sottolineato ancora Johnson.
La compagine americana, con le sole assenze di Patrick Cantlay, Jordan Spieth e Xander Schauffele, è arrivata questa mattina a Roma con un volo diretto da Newark (New Jersey) e si è diretta subito al Marco Simone Golf & Country Club, teatro dal 29 settembre all'1 ottobre della 44esima edizione della Ryder Cup, per una prova campo.
Le parole del capitano Zach Johnson
Da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, a Brooks Koepka, unico giocatore della Superlega araba che disputerà la prossima Ryder Cup.
Prima volta a Roma per il Team Usa che, dal prossimo 29 settembre all'1 ottobre, sfiderà al Marco Simone Golf & Country Club il team Europe nella 44esima edizione della Ryder Cup.
Tra i campioni statunitensi arrivati oggi in Italia da Newark (New Jersey), anche Justin Thomas, Wyndham Clark, Brian Harman, Max Homa, Collin Morikawa, Sam Burns e Rickie Fowler.
A guidarli, il capitano Zach Johnson che si è detto entusiasta del percorso che ospiterà l'evento più importante al mondo di golf.
"Il campo è in condizioni fantastiche, i green sono impeccabili così come fairway. Ma la parte che riguarda il rough è insidiosa, difficile. In vista dell'evento bisognerà valutare anche la variabile del tempo, non è usuale giocare una Ryder Cup con questo caldo. 'Se dirò qualcosa sugli accoppiamenti in vista della Ryder Cup?'. Assolutamente no, ovviamente", ha spiegato sorridendo Johnson.
Che è tornato poi sulle wild card da lui assegnate per completare la squadra. "Non è mai facile fare delle scelte, ma insieme a tutto lo staff posso dire che siamo sicuri di aver preso quelle che consideriamo come migliori. E' vero, sono 30 anni che non vinciamo Oltreoceano. Ma il passato è passato e noi vogliamo pensare al presente. Questo particolare rappresenta un motivo di stimolo in più per fare bene. Roma è sempre bellissima, questa città mi fa sentire più giovane. Poter ammirare dal campo la Basilica di San Pietro è qualcosa di davvero unico".