Gli strani casi di Raspadori e Kean, riserve nei loro club e possibili titolari in azzurro
Strano, stranissimo il destino di Giacomo Raspadori e Moise Kean. Entrambi stanno vivendo un momento difficile nelle loro squadre di club, il Napoli e la Juventus, dove non sono titolari. Eppure stasera saranno con ogni probabilità titolari nel tridente offensivo che Luciano Spalletti schiererà contro Malta, e principalmente per le tante defezioni nel reparto offensivo.
Lo schieramento in contemporanea di due calciatori che non si stanno certo distinguendo per un rendimento eccellente nel quotidiano è senza dubbio la cartina di tornasole della povera situazione nella quale si trova l'Italia, i cui effettivi di livello sono attualmente pochi e non rispondono alle esigenze di una potenza del calcio mondiale che adesso cerca la riscossa e martedì dovrà andare a giocarsi tantissimo in Inghilterra.
Centravanti atipico
L'attaccante emiliano, alla sua seconda stagione in azzurro, è in questo momento invischiato dalla mediocrità dell'inizio di stagione dei campioni d'Italia in carica, i quali hanno risentito non poco del cambio di direzione. Rudi Garcia, infatti, sembra averci capito molto poco a Castelvolturno, e i risultati poco confortanti, ultimo tra tutti la sconfitta casalinga contro la Fiorentina, sembrano aver fatto crollare le certezze dell'anno scorso.
Uni di quelli che più ha pagato questa situazione è proprio Raspadori, l'anno scorso prima scelta per il ruolo di vice Osimhen e autore di gol importantissimi, su tutti quello della vittoria in casa della Juventus che ha praticamente sancito la conquista dello Scudetto. L'emiliano, per molti un jolly, è stato schierato da Garcia in ogni posizione della trequarti, tranne che in punta, dove al posto del nigeriano il francese preferisce la fisicità di Giovanni Simeone.
La conseguenza di queste decisioni tattiche poco chiare è che l'ex Sassuolo è stato spesso impiegato in ruoli a lui non proprio congeniale, anche se non si è mai lamentato. Centravanti atipico per via di una stazza non certo da corazziere, ma capace di segnare varie volte in palcoscenici prestigiosi, specialmente in Europa, Raspadori potrebbe vivere stasera una riscossa proprio nel ruolo di terminale offensivo.
Il tutto dopo aver segnato appena un gol e dato un solo assist in otto partite di campionato con i partenopei. Eppure, Spalletti punta tantissimo su di lui come falso nueve dopo gli ottimi sprazzi dell'anno scorso, su tutti quelli contro l'Ajax in Champions, dove segnò sia all'andata sia al ritorno dando prova di ottime doti realizzative e di un'eccezionale velocità d'esecuzione.
Ala all'occorrenza
Per quanto riguarda l'attaccante della Juventus, che quest'anno ha collezionato appena 189 minuti in campo, di cui solo 86 da titolare nell'ultimo derby contro il Torino, il paradosso è ancora più rilevante. Perché oltre allo scarso minutaggio, il nativo di Vercelli ha raramente dato l'impressione di essere in palla negli ultimi metri. Inoltre, abituato al 3-5-2 di allegriana concezione, Kean potrebbe anche soffrire stasera se dovesse essere confermato come ala sinistra del tridente azzurro.
Il ruolo nel quale potrebbe disimpegnarsi contro Malta, infatti, viene occupato all'occorrenza dal piemontese, anch'egli una sorta di ibrido nella concezione del mestiere di attaccante. Più veloce e forte fisicamente di Raspadori, può servire di più sull'out per cercare il fondo, ma non è di certo un fromboliere nato, e per il momento non conta né gol né assist nella sua tabella di marcia.
Anch'egli 23enne come Raspadori, vivrà stasera il grande paradosso di dover difendere la maglia azzurra dopo un inizio di stagione effimero. E chissà che non potrebbe essere il grande effetto sorpresa, viste le tante stranezze del calcio.