FIGC: a febbraio 2025 le nuove elezioni, a giugno una finestra extra di mercato
Il Consiglio Federale, tenuto conto dell'edizione 2025 della FIFA Club World Cup, su richiesta della Lega Serie A e nelle more della definizione del regolamento specifico, ha deciso di autorizzare una finestra di trasferimento ulteriore dall'1 al 10 giugno 2025 (varrà per tutti i club e non solo per quelli interessati dalla coppa del mondo per club).
Inoltre nella sua informativa, il Segretario Generale della FIGC ha illustrato le linee generali per la definizione del manuale delle licenze nazionali per la stagione 2025/26, con l'obiettivo di portarlo in approvazione nella riunione del Consiglio Federale del prossimo mese di dicembre.
Un esperimento in Primevera 1
A seguito della richiesta inviata dalla FIGC all'IFAB lo scorso 22 agosto di poter avviare alcune sperimentazioni di nuove regole del gioco, su richiesta della Serie A e sentito il parere dell'AIA, il Consiglio federale ha deciso di sperimentare nel campionato Primavera 1 maschile (a partire dall'inizio del girone di ritorno) di riprendere il gioco con una rimessa laterale all'altezza del limite dell'area (riga dei 16 metri) come sanzione per la prolungata trattenuta del pallone da parte del portiere.
Si vota a febbraio
Nel Consiglio Federale della FIGC che si è svolto a Roma Gravina ha informato il consiglio della decisione di convocare le prossime elezioni della Federcalcio nella data del 3 febbraio 2025.
Gravina rimane in dubbio
"Non ho ancora sciolto le riserve sulla mia ricandidatura. Avvierò un confronto che sarà aperto e sarà ispirato ai massimi principi della democrazia. Dopo comunicherò la mia decisione. Ma a prescindere dal nome a me piacerebbe molto che ci fosse senso di grande unità, è già successo nel 2018 e i risultati si sono potuti constatare".
Così il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato la possibilità di ricandidarsi a n.1 della Federcalcio, rispondendo anche alla domanda se gli piacerebbe che ci fosse una candidatura unica.
"Non sono insensibile ai dati, non mi sto facendo corteggiare - ha aggiunto - So di avere numeri importanti, la certezza del risultato c'è, il problema è un altro: capire se ci sono i presupposti per guidare la federazione con una serenità diversa e una prospettiva per il calcio italiano".
11 club uniti
"In Serie A sta prevalendo finalmente un atteggiamento di collaborazione. È una questione di buon senso verso la tutela del calcio italiano. Queste 11 società che spero diventino 20, sanno benissimo che quello che la Serie A ha chiesto, noi lo abbiamo riconosciuto anche se non era previsto da alcuna norma parlamentare".
Lo ha detto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, commentando la lettera degli undici club di Serie A prima dell'ultima assemblea di Lega che chiedevano di non procedere con il ricorso sull'assemblea statutaria dello scorso 4 novembre.
"Dopo aver concesso la piena autonomia con un'intesa forte, credo la Serie A debba essere soddisfatta - ha aggiunto -. Ora non è momento dello scontro, ma di riflessioni politiche. Se non portiamo 4-5 provvedimenti in termini di progettualità legati alla sostenibilità, il calcio tra qualche anno vivrà un momento di implosione".