Europa League, Super Zaniolo regala la qualificazione alla Roma
Per proseguire in Europa League i giallorossi avevano una sola possibilità: vincere di fronte ai loro 70.000 tifosi. Davanti c’erano i bulgari del Ludogorets, squadra abbordabile sulla carta ma insidiosa in campo. Mourinho sceglie Vina al posto dello squalificato Mancini, mentre conferma sull'esterno El Sharawy e in avanti Belotti al fianco di Abraham. A centrocampo, ancora fiducia a Camara.
Dalle prime battute la Roma sembra un po’ imballata, e a parte un’occasione di Pellegrini fuori di poco, deve assistere ai tentativi degli ospiti che si rendono pericolosi prima con un tiro di Tekpetey rimpallato da Smailling e poi con uno di Piotrowski bloccato da Rui Patricio. I bulgari con il passare del tempo sembrano acquistare ancora più fiducia e allo scadere del primo tempo confezionano la beffa: le prove generali le fa Cauly con una gran botta da fuori che sfiora il palo, il gol lo mette a segno Rick (23), sempre da fuori, che ha maggior fortuna e buca Rui Patricio.
Una doccia gelata per i 70.000 dell’Olimpico, che vedono rientrare negli spogliatoi la loro squadra a testa bassa. Quella che torna in campo nel secondo tempo è però una Roma diversa, sia negli uomini – Mourinho toglie Belotti, Camara e Kalsdorp per Zaniolo, Volpato e Cristante – sia nello spirito. Dopo solo tre minuti il nuovo entrato Zaniolo (23) e El Sharawy hanno tre opportunità da gol, poi ci prova senza fortuna anche Smalling. Al 56' arriva la svolta: Cicinho impatta con Zaniolo, per l’arbitro è rigore. Dal dischetto va Pellegrini (26) che non sbaglia e fa 1-1. Passano otto minuti e Zaniolo viene di nuovo messo giù in area. Pellegrini dagli 11 metri è implacabile: spiazza Padt e fa 2-1.
Il Ludogorets a sopresa trova il pareggio con Nonato, ma il Var richiama l’arbitro Dabanovic che annulla il gol per fallo di Rick su Ibanez a inizio azione. All’86’ Zaniolo, mattatore della serata, dopo aver procurato due rigori decide di cercare la gloria personale: la trova saltando di prepotenza tutta la difesa avversaria e battendo Padt in uscita. È un incredibile gol che consacra una prestazione perfetta.
L’esultanza rabbiosa senza maglietta sotto gli spalti gli procura anche un’ammonizione, ma poco male: la Roma prosegue il suo cammino in Europa League, e sulle ali dell’entusiasmo si appresta ad affrontare la Lazio nel derby, Lazio che invece ha mancato l’obiettivo europeo nel pomeriggio. Per i tifosi giallorossi è già una vittoria.
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