Europa League, suicidio Lazio a Rotterdam
Alla Lazio, da prima del girone, bastava un punto per qualificarsi alla fase successiva di Europa League. Un punto a Rotterdam contro il Feyenoord. E invece succede l’incredibile: arrivano tutte a quota 8, e per differenza reti i biancocelesti finiscono terzi, quindi ai playoff di Conference League.
Troppi gli errori della banda di Sarri, che in avanti sceglie Cancellieri ala destra e al centro dell’attacco conferma Felipe Anderson. Proprio Felipe al 3’ avrebbe la possibilità di portare in vantaggio i biancocelesti ma il suo tiro deviato da Bijlow si stampa sulla traversa. Seguono folate offensive da una parte e dall’altra ma il punteggio non si sblocca e si va al riposo sullo 0-0.
Nella ripresa Sarri manda in campo Marusic al posto di Lazzari, con Hysaj spostato terzino destro. Dopo nove minuti ancora Anderson ha la possibilità di portare in vantaggio i suoi, ma si fa ipnotizzare da Bijlow. I due allenatori guardano verso la panchina sperando di pescare il jolly: Sarri manda in campo Pedro per Zaccagni, mentre Slot sceglie Gimenez (21) per Danilo.
La mossa dell’olandese si rivela vincente: il nuovo entrato si infila tra Patric e Provedel e porta in vantaggio i padroni di casa. La Lazio di fronte al concretizzarsi della beffa sembra stordita, Kokcu colpisce un palo, Sarri viene ammonito per proteste. La partita si fa cattiva e Romero viene espulso per doppio giallo.
Finisce così, con i biancocelesti beffati e furiosi per l’espulsione ma anche e soprattutto per una spinta di Gimenez su Patric nell’azione del gol. Ora resta la Conference, vinta l’anno scorso proprio dalla Roma. Il derby passa anche da qui.