Euro 2024: la Slovacchia batte il Belgio con Schranz, Lukaku protagonista in negativo
Era entrato in campo indiavolato, Jeremy Doku. E due sue accelerazioni avevano subito fatto vedere quali fossero le sue intenzioni e, soprattutto, le sue capacità. Saltando avversari come birilli e creando superiorità con una facilità estrema, il calciatore del Manchester City, che partiva come ala destra, sembrava voler fare il diavolo a quattro. Poi, però, la sua farina è finita tutta in crusca, quando al settimo minuto ha cercato prima un dribbling e poi un alleggerimento in orizzontale nei pressi della propria porta.
Provocando un guaio enorme, ossia il vantaggio della Slovacchia. Un colpo che non era solo frutto dell'incoscienza dell'esterno, ma anche dell'intelligenza di Schranz, che prima di tacco abilitava il tiro di Kucka e poi raccoglieva la respinta di Castells, trovando l'unico pertugio disponibile con estrema freddezza. Una freddezza che gli avversari, sicuramente più quotati, non hanno mai palesato.
Il classico contrappasso del gol subito in seguito ai gol sbagliati si faceva nuovamente largo. Anzi, in realtà i gol sbagliati nei primi cinque minuti erano due, ed entrambi da quel Romelu Lukaku che ha vissuto un primo tempo horror in pieno stile Mondiali 2022. L'attaccante che quest'anno ha giocato con la Roma prima calciava di destro sul portiere avversario da pochi metri, poi si allargava troppo nel cercare di dribblarlo poco dopo.
La squadra di Ciccio Calzona, che pressava alto e trovava un premio gigantesco, non si addormentava dopo il vantaggio ottenuto. Anzi. Teneva botta cercando di non concedere più i tanti spazi in verticale come accaduto prima. E per poco non raddoppiava al 41esimo con Haraslin, il cui tiro dal limite veniva ribattuto dalla mano sinistra di Castells. Dopo un minuto era ancora una volta Lukaku a perdere l'attimo, scegliendo male l'opzione di controllo palla dopo un lancio verticale sul quale si era trovato da solo davanti a Dubravka in seguito a uno scatto sul filo del fuorigioco. Un primo tempo da incubo per lui e il Belgio, che nella ripresa erano costretti a inseguire.
Il leitmotiv del secondo tempo vedeva i Diavoli Rossi spingere e gli avversari rintuzzare i loro attacchi. Lukaku andava in gol dopo dieci minuti, ma vedeva la sua gioia affogare prematura dopo la revisione del Var, che annullava la rete per fuorigioco. De Bruyne ci provava a modo suo ma senza scalfire un solido Dubravka, mentre Doku, che era stato spostato a sinistra, continuava ad accendere fuocherelli, ma i suoi compagni erano troppo umidi per creare incendi. Era il caso dell'appena entrato Bakayoko, che al quarto d'ora, dopo un'altra sgaloppata del numero 22 sul mancino, si trovava il pallone sul mancino e il portiere avversario a terra. Ma la sua conclusione, centrale e bassa, veniva ribattuta miracolosamente da Hancko.
Il finale vedeva la squadra di Tedesco spingere senza trovare facilmente spazi. Anche per colpa dell'ottimo gioco posizionale dei rivali, che avevano in Lobotka il collante ideale per schermare e ripartire con criterio. Sporadiche ma intraprendenti, alcune sortite degli slovacchi mettevano paura ai belgi e facevano capire che Skriniar e compagni non erano solo rassegnati a difendere a oltranza.
Lukaku vedeva nuovamente il Var annullargli il gol del possibile pari dopo un tocco di mano di Openda, assistman dell'occasione. La frustrazione di De Bruyne e compagni aumentava col passare dei minuti, con il capitano belga che al 93esimo ci provava con un'azione in solitaria, ma la sua conclusione era strozzata e controllata da un attento Dobravka, uno degli eroi di una sorprendente vittoria da parte della squadra di Calzona, che a fine incontro ha esultato per un risultato che è già storico.