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Esclusiva, l'ex allenatore su Cajuste: "Può giocare mediano o interno"

Antonio Moschella
Jens Cajuste
Jens CajusteProfimedia
L'allenatore svedese Thomas Askerbrand che lo ha lanciato all'Örgryte valuta come principali doti del nuovo acquisto del Napoli l'adattabilità a vari tipi di gioco e la forza negli scontri in mezzo al campo, facendone un possibile backup di Anguissa.

Jens Cajuste, che firmerà con il Napoli dopo aver svolto le visite mediche nella giornata di oggi, approderà alla corte di Rudi Garcia come rinforzo per il centrocampo. Pronto a compiere 24 anni nella giornata di domani, il mediano svedese di origini haitiane è reduce da una buona seconda parte di stagione con il Reims nell'annata scorsa. 

Su di lui è intervenuto, in esclusiva a Diretta, l'allenatore che lo ha lanciato, lo svedese Thomas Askerbrand. Prima guida dell'Örgryte, squadra svedese attualmente in seconda divisione, lanciò il 17enne Jens in prima squadra a soli 17 anni dopo averne notato "l'estrema potenza fisica", della quale si servì subito per aumentare lo spessore in mezzo al campo. Attualmente centrocampista box to box, ideale in una mediana a due, Cajuste ha però un passato adolescenziale più offensivo.

Adattabilità

"Originariamente era un numero 10" afferma Askerbrand, che ricorda come fu lui stesso a farlo indietreggiare per sfruttare la sua fisicità e la sua abilità con il pallone tra i piedi. "Lo portai in prima squadra perché notai la sua grande determinazione  a livello mentale. Era disposto ad arretrare pur di giocare titolare e si adattò subito alle esigenze della squadra". Già molto maturo a livello psicologico, il nuovo giocatore azzurro si è fatto notare fin da subito anche per il suo spiccato senso della posizione. 

Secondo il suo ex tecnico, dunque, Cajuste nel Napoli potrebbe "giocare sia da frangiflutti in una mediana a due sia da interno destro", condizioni che lo ritraggono come il perfetto backup di Frank Anguissa, un imprescindibile per Rudi Garcia. Askerbrand ne esalta anche "la forza fisica negli scontri a centrocampo", oltre alla tecnica di base che "gli permette di venir fuori nei duelli con la palla al piede" e "una spiccata creatività". Un'altra caratteristica molto importante secondo il suo ex allenatore è quella di "poter effettuare importanti progressioni palla al piede". Insomma, un ibrido tra diga e stantuffo che potrebbe essere funzionale al centrocampo dei campioni d'Italia, dove il suo gioco a uno o due tocchi si svilupperà ulteriormente.

Sfida

Quello che più preoccupa i tifosi del Napoli, ovviamente, è la sua preparazione a uno scenario importante ed esigente come quello della Serie A, dove gli azzurri devono difendere lo Scudetto cucito in petto, e soprattutto la Champions League. Da questo punto di vista Askerbrand è tranchant: "Una squadra come il Napoli non lo avrebbe comprato se non fosse stata sicura della sua immediata integrazione a questi livelli". 

Determinato fin da giovanissimo a spiccare, Cajuste è un 24enne che ha lottato fin da subito per arrivare ad alti livelli: "Da giovanissimo ha curato sempre l'alimentazione per crescere bene, allenandosi sempre nel migliore dei modi e dormendo tanto per recuperare le forze". Un professionista serio che cerca il salto di qualità in una piazza caldissima. Uno svedese a Napoli per una sfida importantissima. Per il momento si tratta di una riserva, ma in una stagione piena di partite importanti le possibilità di trovare il campo non mancheranno.