Dopo Samoa e Australia, l'Italia cerca l'impresa con il Sudafrica
Travolta la nazionale di Samoa, che precedeva gli azzurri nel ranking internazionale, e battuti i maestri australiani, l'Italrugby sogna il filotto di vittorie a spese dei campioni del mondo. Per capitan Michele Lamaro e compagni sarebbe realizzare un capolavoro, ma forse è chiedere troppo, perché gli Springboks scenderanno in campo sabato a Genova con il sangue agli occhi e decisi a riscattarsi, essendo reduci da due sconfitte di misura nei precedenti test match novembrini, 19-16 con l'Irlanda e 30-26 con la Francia.
Di sicuro c'è che gli azzurri non si sentono appagati e contro i sudafricani daranno ancora una volta tutto. Alla vigilia della gara, Lamaro ha promesso battaglia: "Il rischio appagamento dopo Samoa e Australia? Non dico che in linea teorica non possa esserci, ma il lavoro fatto in settimana non me lo lascia intravvedere per nulla. Abbiamo analizzato il match con l'Australia per limare anche quei dettagli che contro il Sudafrica, team con qualità individuali e collettive incredibili, potrebbero essere decisivi, e comunque un match così fisico non lascia spazio a rilassatezze di alcun tipo: ciò è molto chiaro in tutti noi". "Andiamo a giocarci la partita con tutta l'attenzione che richiede ma anche con la consapevolezza dei nostri mezzi" ha continuato il capitano azzurro. Poi, ha aggiunto: "Nell'ultimo anno abbiamo lavorato tanto sulla cura del dettaglio, consapevoli che ogni piccolo progresso avrebbe portato ad una maggiore efficacia in campo. Contro il Sudafrica sarà battaglia, vengono da due sconfitte consecutive e certamente cercheranno fin da subito di esasperare l'approccio fisico: noi siamo pronti, anche a giocarcela sul piano fisico". Per l'Italrugby, la sfida con il Sudafrica potrebbe essere l'ago della bilancia di questo novembre di sfide internazionali. Un'idea con cui però Lamaro non è del tutto d'accordo: "Non esiste una partita che possa determinare completamente il giudizio o la misura di un percorso come il nostro: ogni match rappresenta un passaggio preciso della crescita cui stiamo lavorando, ma certamente contro i campioni del Mondo le risposte avranno il loro peso, specie se proiettati verso il nostro prossimo Sei Nazioni".
Il capitano della Nazionale ha infine confermato che quella che abbiamo di fronte è una squadra che sta mano a mano trovando sempre di più la propria identità: "I test di queste Autumn Nations Series ci stanno mettendo nella condizione di giocare il nostro rugby senza troppi retro-pensieri".