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Diciamolo subito, a scanso di equivoci: la Coppa Italia così com'è stata pensata piace e piacerà a pochi. Poi è chiaro che una volta arrivati in semifinale o finale ci sia voglia di vincerla. Tuttavia, continuare a favorire le grandi va contro lo spirito di questa competizione che, nel corso della sua storia, si era fatta apprezzare per le sorprese che era stata in grado di regalare.
E, invece, si è deciso di giocare la partita secca, sul campo della squadra più forte, togliendo alla competizione quel pizzico di imprevedibilità che la aiuterebbe a fare breccia anche tra i tifosi neutrali. Quelli interessati a vedere una bella ed emozionante partita di pallone.
E già, perché se il Parma dovesse riuscire a espugnare San Siro non si tratterebbe di una sorpresa, ma di un vero e proprio miracolo. E poi, anche a livello di marketing del torneo: non sarebbe meglio diffondere nel mondo l'immagine di un Tardini pieno e non quella di un Meazza mezzo vuoto.
E così, la sensazione che si ha è che, invece di un'eliminatoria combattuta, quella di stasera diventerà un banco di prova per i panchinari dell'Inter, mentre Fabio Pecchia, tecnico degli emiliani, sfrutterà la trasferta a Milano per mettere a punto gli ultimi dettagli in vista della ripartenza della Serie B in programma il prossimo fine settimana.
Tra i ducali è atteso il ritorno in campo di Gigi Buffon che potrebbe, così, disputare l'ultimo incontro della sua carriera alla Scala del calcio.
Per quanto riguarda, invece, il resto del programma, domani si torna a San Siro per Milan-Torino, mentre giovedì sera la Fiorentina e la Roma ospiteranno, rispettivamente la Sampdoria al Franchi e la Genia all'Olimpico. Il tabellone degli ottavi si concluderà la settimana prossima con altre quattro sfide: Napoli-Cremonese martedì, Atalanta-Spezia e Lazio-Bologna mercoledì e Juventus-Monza giovedì allo Stadium (mica al Brianteo).