Coppa del Mondo, l'ultima spiaggia della Danimarca che sfida l'Australia
Nelle loro esplorazioni in mare aperto in tempi non sospetti, i vichinghi hanno vagato per tutta Europa, costeggiato il Nord dell'Africa e visitato anche l'attuale Canada. Il mondo, tuttavia, è talmente vasto che oggi i loro eredi, quelli allenati da Kasper Hjulmand (50) sono chiamati ad andare ben oltre le rotte conosciute.
Lo scontro di oggi tra Danimarca e Australia in Qatar assume i connotati della grande prova di maturità per gli scandinavi, arrivati nel Golfo Persico come una delle rappresentative più lanciate in assoluto per via degli ottimi risultati all'Euro 2020 e nell'ultima Nations League, si trova adesso con l'obbligo di battere i Socceroos per approdare alla seguente fase. E per dipendere da se stessa dovrà anche segnare tanti gol, onde evitare che un'eventuale vittoria della Tunisia sulla Francia rovini tutto.
Arrivati fino in Qatar come unica nazionale davvero intenzionata a fare pubblica la sua protesta contro il governo locale, i vichinghi hanno per ora messo i remi in barca dopo il pareggio con la Tunisia e la sconfitta con la Francia, dove il gol segnato da Andreas Christensen (26) di testa è stato finora l'unico di tutta la spedizione. Un bottino troppo magro per una nazionale arrivata fin qui con l'obiettivo di lanciarsi ben oltre la frontiera dei gironi.
Bisognoso di un risultato positivo, Hjulmand potrebbe oggi schierare un 4-3-3 speculare rispetto a quello di Graham Arnold, cercando soprattutto di sfruttare di più il gioco sulle fasce con l'estro e la velocità di Andreas Skov Olsen (22) e Mikkel Damsgaard (22), due ali che nella stagione attuale hanno fatto bene e dovranno dare la verve giusta per apire la difesa australiana.
In difesa dovrebbe tornare capitan Simon Kjaer (33), che era stato preservato contro la Francia per il ritorno di un fastidio alla coscia. Saranno lui e Christian Eriksen (30) i leader di una squadra che non può permettersi un'uscita di scena troppo presto. Dopo aver compattato alla grande il gruppo l'anno scorso in seguito alla crisi cardiaca dell'ex giocatore dell'Inter, Hjulmand sa di avere una missione importante.
Conquistatori da sempre, i danesi che hanno nel sangue la combattività dei loro avi dovranno spingersi oggi fino all'altro nuovo mondo, quello quasi ai loro antipodi, cercando di vincere la resistenza di un'Australia che, seppur meno nobile, venderà cara la pelle, come ogni avamposto che deve difendere i suoi privilegi.