Coppa del Mondo, il Giappone batte la Spagna e manda a casa la Germania
Il giorno del sorteggio, neanche il più temerario dei Samurai avrebbe potuto immaginare un'impresa del genere. E, invece, alla fine della prima fiera, quella che prevede tre giri, il Giappone si dimostra una squadra in grado di soffrire e soprattutto di vincere contro corazzate europee molto più solide, almeno sulla carta.
Dopo aver fatto lo scalpo alla Germania nel match d'esordio, gli uomini di Hajime Moriyasu hanno sconfitto anche la Spagna, e nuovamente in rimonta. Sotto quasi subito per un gol di Alvaro Morata, che all'11esimo del primo tempo svettava su tutti segnando di testa, gli asiatici sembravano essere in balia del palleggio degli iberici, e nel primo tempo non davano l'impressione di poter riuscire a ribaltare il risultato.
La partita cambiava dopo l'intervallo, quando Moriyasu metteva in campo l'attaccante del Friburgo Ritsu Doan per dare più verve alla manovra. Il 24enne appena entrato non si faceva pregare e appena trovato un varco di luce calciava di sinistro trovando la porta e i palmi della mano di un Unai Simon non irreprensibile nella presa. Era l'1-1 che rimetteva in carreggiata un Giappone che già con la Germani aveva fatto capire di non volere arrendersi mai.
Dopo altri tre minuti accadeva l'impensabile, su un cross basso dalla destra proprio di Doan, Mitoma interveniva in spaccata sulla linea di fondo per mettere in mezzo un pallone che Ao Tanaka doveva solo spingere in porta. Dopo il primo urlo di gioia, represso dalla decisione dell'arbitro di annullare il gol perché il pallone aveva varcato la linea bianca, la revisione al Var ribaltava il verdetto originale del direttore di gara, che assegnava il gol e il centro del campo.
Era la conferma dell'estasi per i giapponesi, che dopo aver fatto il botto serravano le fila e resistevano fino alla fine anche grazie al loro portiere. La Spagna, che per un periodo era stata eliminata visto il momentaneo vantaggio della Costa Rica sulla Germania, ringrazia i tedeschi e passa come seconda, ma dopo aver mostrato di essere troppo inceppata in attacco.
Per il Giappone si tratta della quarta qualificazione di sempre agli ottavi di finale dei Mondiali. Un meritatissimo premio per una nazionale di combattenti che vuole continuare a vivere un sogno.