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Tour de France, Vingegaard non ci sta: "Nessuna paura, ma scelta intelligente"

Vingegaard a ruota di Pogacar durante la nona tappa del Tour
Vingegaard a ruota di Pogacar durante la nona tappa del TourBelga via AFP
Il danese replica a chi lo accusa di essere sulla difensiva: "Se avessi seguito Pogacar e Remco e poi fossi stato eliminato, avrei perso il Tour de France ieri. Di solito sto molto bene nella terza settimana: ho ancora margini di miglioramento".

"Se avessi seguito Pogacar e Remco (Evenepoel) e poi fossi stato eliminato, avrei perso il Tour de France ieri. Non è stata una mancanza di coraggio, ma una corsa intelligente e strategica" e poi "di solito sto molto bene nella terza settimana".

Il danese Jonas Vingegaard replica così a chi lo critica - e Remco lo ha fatto abbastanza apertamente - per la strategia troppo difensiva in questo Tour de France e risponde a Tadej Pogacar (UAE Emirates) che lo punzecchiato dicendogli che non ha avuto carattere.

"Mi sento come se stessi migliorando sempre di più. Penso di essere a un livello molto alto, molto più di quanto avrei potuto sperare con solo sei settimane di preparazione", ha detto.

La terza settimana

"È difficile fare un paragone con l'anno scorso perché abbiamo avuto solo una tappa di alta montagna. Ma sì, sono un po' al di sotto dell'anno scorso. Non è necessariamente un brutto segno, significa che ho ancora margini di miglioramento anche se non so come sarò nella terza settimana - conclude - . Di solito sto molto bene nella terza settimana, ma con la caduta vedremo... La caduta (al Giro dei Paesi Baschi) mi ha fatto cambiare perché sono particolarmente felice di essere vivo e di partecipare al Tour".