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Tour de France, Pogacar su Vingegaard e Visma: "Corrono contro di me, c'ho fatto l'abitudine"

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar ANNE-CHRISTINE POUJOULAT - AFP
Lo sloveno contro il danese e la sua squadra: "La Visma aveva paura di me, ma io non ho paura di Vingegaard. Ieri avevo più paura di Remco, che volava lungo la strada"

Le schermaglie tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard non si sono fermate a ieri: il leader del Tour de France oggi, in conferenza stampa, ha rincarato la dose sottolineando che il danese e la sua squadra, la Visma, hanno 'paura' dello sloveno, ma che la cosa non scalfisce 'mentalmente'.

"Se cercano di arrivare a me mentalmente, non ci riescono", ha detto lo sloveno. "Corrono contro di me, è stato lo stesso negli ultimi tre o quattro Tour, ci ho fatto l'abitudine", ha spiegato lo sloveno, su cui la squadra olandese si è avventata domenica durante la tappa sulle strade bianche intorno a Troyes, e con cui si è rifiutata di collaborare per distanziare gli altri favoriti in classifica.

Un atteggiamento che ieri sera ha irritato non poco Pogacar. "Quando Evenepoel ha attaccato, la Visma non si è preoccupata, erano concentrati su di me. Tanto di cappello a Remco, è la prima volta che corriamo insieme un Grand Tour ed è bello correre contro di lui. È davvero bello vedere un ragazzo che dà il massimo".

Pogacar ha poi aggiunto: "La Visma aveva paura di me, ma io non ho paura di Vingegaard. Ieri avevo più paura di Remco, che volava lungo la strada", ha detto ancora il leader della UAE, che ha un vantaggio di 33 secondi su Evenepoel e di 1'15" sul danese, che rientra dall'infortunio dopo la grave caduta al Giro dei Paesi Baschi.

Ma per Pogacar, le gambe di "Vingo" sono buone. "Quando vai così forte a San Luca, significa che sei in buona forma", ha detto, riferendosi al muro contro cui i due uomini sono volati nella seconda tappa di Bologna.

"Il modo in cui corre nel gruppo, il modo in cui segue le ruote dei suoi compagni di squadra, significa che è in buona forma - ha aggiunto Pogacar - Penso che stia cercando di minimizzare la sua forma, mentre io mi concentro sulle gambe e mi diverto in bicicletta".