La rivolta delle squadre: trattative segrete per una nuova lega di ciclismo
Il danese Jonas Vingegaard è il favorito per la conquista del terzo titolo consecutivo al Tour, anche se lo sloveno Tadej Pogacar, che è più un corridore a tutto tondo, potrebbe mettergli il bastone tra le ruote, soprattutto se decide di non partecipare anche al Giro d'Italia.
Allo stesso modo, il prodigio belga Remco Evenepoel dovrebbe fare il suo debutto al Tour in quella che potrebbe essere un'altra edizione top.
Pogacar a un bivio
Tadej può puntare a un altro titolo del Tour o puntare a vincere altri "Monumenti" - le cinque principali classiche - e aggiungere il Giro o la Vuelta alla sua lista di successi, oltre al titolo olimpico, che si deciderà sulle strade di Parigi in estate.
Le Olimpiadi vedranno la Gran Bretagna cercare di mantenere il proprio dominio sulla pista dopo che il "Team GB" ha conquistato nove medaglie - di cui cinque d'oro - ai campionati mondiali, con i Paesi Bassi alle calcagna con quattro titoli.
Il ciclismo sta valutando un potenziale rinnovamento, perché le squadre più importanti vogliono una fetta più grande della torta in un settore dominato dai proprietari del Tour de France, Amaury Sport Organisation (ASO), che gestisce anche la Vuelta e altre importanti corse a tappe e di un giorno.
Ed è per questa ragione che qualcuno sta pensando alla creazione di una nuova lega che potrebbe ridisegnare il panorama dello sport e stanziare più fondi per i partecipanti.
Trattative segrete
Da quanto pubblicato dall'agenzia Reuters, investitori esterni potrebbero contribuire a finanziare il progetto, sebbene per il momento si tratti esclsuivamente di discussioni private. L'obiettivo sarebbe quello di inglobare gare nuove ed esistenti.
La britannica Ineos Grenadiers sarebbe coinvolta nelle trattative segrete, così come il team Jumbo-Visma di Vingegaard.
Si assicura, inoltre, che la società di consulenza e contabilità Ernst & Young (EY) sta cercando di capire se la cosa potrebbe interessare a potenziali investitori.
Tra coloro che hanno manifestato interesse ci sarebbe, sempre secondo l'agenzia di stampa inglese, CVC Partners, l'ex proprietario delle corse automobilistiche di Formula Uno.
Miglior ripartizione
Il progetto mira a distribuire parte dei guadagni derivanti dagli eventi ciclistici alle squadre che, attualmente, dipendono in gran parte da sponsorizzazioni esterne per i finanziamenti.
"È ovvio che il ciclismo è un gigante addormentato e merita un modello di business migliore", ha dichiarato alla Reuters il team manager della Jumbo-Visma Richard Plugge, senza approfondire.
Qualsiasi accordo seguirebbe una tendenza in altri sport globali come il golf e il tennis, dove gli investitori hanno versato nuovi capitali e attirato giocatori e club per fare concorrenza agli eventi più vecchi e consolidati.
Senza la benedizione dell'ASO, tuttavia, è improbabile che si arrivi a un accordo.
Non è la prima volta che le squadre esplorano un nuovo progetto di lega ciclistica. Alla fine del 2012, otto squadre avevano fondato un progetto di campionato chiamato World Series Cycling (WSC), ma i piani non si sono, poi, concretizzati.