Ciclismo: c'erano una volta le corse di preparazione
Se Tadej Pogaçar voleva mandare un messaggio a Jonas Vingegaard, quella che gli concedeva l'ascesa alla Loge de Gardes era la prima occasione per farlo. Il fenomeno sloveno ha, così, voluto far capire sin da subito al rivale che quanto successo l'anno scorso al Tour è stato un mero incidente di percorso nella carriera trionfale del cannibale del XXI secolo.
E non c'è che dire Pogaçar ha mandato un messaggio forte e chiaro all'ultimo vincitore della Gran Boucle che, quando l'avversario è scattato, non ha nemmeno provato a mantenere la sua ruota. Probabilmente perché il danese è il primo a essersi reso conto che, almeno in questo momento della stagione, il più forte è proprio lo sloveno che, grazie al suo guizzo di ieri, non ha solo vinto la quarta tappa della Parigi-Nizza, ma ha anche messo 44 secondi in classifica tra lui e il suo principale rivale.
La Tirreno-Adriatico scalda i motori
Doveva essere una giornata di transizione e, invece, la terza tappa con arrivo a Foligno è servita ai big per far capire ai rivali che fanno sul serio. E se Wout van Aert ha mostrato i muscoli in attesa del momento giusto che potrebbe arrivare oggi a Tortoreto, Mathieu van der Poel si è reso protagonista tirando la volata vincente al proprio compagno di squadra Jasepr Philipsen. In testa alla classifica, però, si mantiene il nostro Filippo Ganna che, tutatvia, già da oggi dovrà difendersi dai più che probabili attacchi dei suoi due avversari più agguerriti.