Champions League: RB Lipsia - Manchester City, una franchigia contro una corazzata
Poche sfide sono indicative a livello europeo delle nuove tendenze del calcio moderno, dove realtà fino a pochi anni fa relegate al secondo piano sono adesso sul tetto del continente, tra successi e budget allucinanti da sventolare con orgoglio. RB Lipsia e Manchester City danno oggi vita a uno scontro tra un club franchigia, con un forte richiamo alle proprietà del basket nordamericano che cambiano città come fossero impiegati di banca, e un club portato in alto da notevoli e ingenti investimenti provenienti dall'oro nero del Golfo Persico.
Velocità vs organizzazione
Al di là delle etichette che pendono sui loro capi, tedeschi e inglesi daranno via oggi a una battaglia nella quale, nonostante il pronostico è chiaramente favorevole agli ospiti, le armi messe in campo saranno diverse. Impossibile, infatti, che un tecnico astuto come Marco Rose speri di poter fare lo scherzo a Pep Guardiola puntando sul palleggio. Il dinamismo e la velocità saranno le arme principali dei padroni di casa, i quali scenderanno in campo con un 4-4-2 classico nel quale in attacco a fare da guastafeste ci saranno André Silva e Timo Werner, a meno di un miracoloso recupero in extremis di Christopher Nkunku.
L'allenatore catalano, dal canto suo, dovrà fare a meno di Kevin De Bruyne e quindi punterà al solito possesso ragionato per poi fare esplodere in attacco le virtù di Haaland, che sarà accompagnato da Mahrez e Grealish come attaccanti esterni. L'intensità alla base di tutto, sia per quanto riguarda l'occupazione degli spazi da parte dei padroni di casa, sia per quel che concerne il gioco propositivo degli ospiti, che sanno che non dovranno lasciare troppa profondità alle ali tedesche. Tra i duelli che ci saranno in campo, tuttavia, ve n'è uno che spicca su tutti.
Gvardiol vs Haaland
Sembrerebbe più un titolo di un film Marvel, e invece non lo è. Perché né Josko Gvardiol né Erling Haaland sono dei supereroi, nonostante le loro stazze potrebbero farli sembrare come tali. Il loro duello di stasera, tuttavia, potrebbe tranquillamente assumere le caratteristiche della sfida tra virgulti in cerca di gloria. Il centrale croato, uno dei migliori giocatori dell'ultimo Mondiale, sarà con ogni probabilità l'incaricato di stanare i tentativi di sfondamento del centravanti norvegese, più alto di lui di 10 cm e nettamente più dotato sullo scatto. Il balcanico, tuttavia, si è spesso distinto per l'eccellente scelta di tempo che lo contraddistingue. Una dote ideale per un marcatore che, capace anche di palleggiare ottimamente, fa del senso della posizione una delle sue doti più spiccate.
Entrambi mancini e figli del nuovo millennio, Gvardiol e Haaland daranno vita a una battaglia nella battaglia, studiandosi fin dal primo momento. L'unico precedente tra i due risale al 2 aprile 2022, quando il Lipsia espugnò il Signal Iduna Park di Dortmund con un netto 4-1 nel quale il norvegese fece scena muta. Oggi, Haaland vorrà in parte vendicarsi di quella brutta sconfitta, ma avrà come primo obiettivo quello di sfondare la porta degli ottavi di finale con un City che davvero può candidarsi alla vittoria finale.