Champions League: l'en plein delle italiane è incoraggiante, ma vietato sognare
Il calcio italiano ne aveva davvero bisogno. Dopo anni di nulla, se non delusioni su delusioni, la Champions League è tornata finalmente a sorridere alla Serie A. E così, dopo la vittoria del Milan sul Tottenham della scorsa settimana, sono arrivate anche quelle del Napoli a Francoforte e dell'Inter a San Siro contro il Porto.
I nerazzurri hanno dimostrato di essere vivi, costruendo sull'asse Barella-Lukaku il gol che ha steso la squadra allenata da Sergio Conceçao. Sì, proprio loro, i due protagonisti del battibecco di qualche giorno fa, quando il centravanti belga aveva preso a male parole il compagno di squadra che, a suo modo di vedere, gli aveva detto qualcosa che non avrebbe dovuto.
E non c'è dubbio che anche la rabbia di Edin Dzeko al momento della sostituzione sia un chiaro segnale di come i calciatori dell'Inter abbiano una gran voglia di dare una mano. Gesto che Simone Inzaghi ha archiviato in fretta: "Anche io mi arrabbiavo quando uscivo dal campo, mi è bastato vedere come è scattato al gol di Lukaku. Sono cose che succedono, Dzeko in questi 18 mesi ha fatto tantissimo per l'Inter".
Ed è stato proprio il tecnico emiliano, alla fine della gara contro i dragoes a dare la chiave di lettura giusta a quanto fatto dalle italiane di Champions: "La vittoria è meritata, ma questo era solo il primo round". E già, perché le due milanesi saranno chiamate a difendere le proprie vittorie di misura al Tottenham Stadium e al Do Dragao e non sarà affatto semplice tornare in Italia con la qualificazione in tasca.
Ed è per questa ragione che sia Inzaghi che Stefano Pioli sono consapevoli che, per quanto sia legittimo celebrare ogni vittoria a maggior ragione se ottenuta nel torneo più importante al mondo, sarà fondamentale rimanere con i piedi per terra. Vietato sognare, per evitare che alla fine della fiera, il sogno diventi un incubo.
Discorso diverso, invece, per il Napoli. Anche gli uomini di Luciano Spalletti dovranno affrontare con la necessaria cautela la gara di ritorno contro l'Eintracht. Tuttavia, la differenza vista in campo a Francoforte, la bolgia in cui si trasformerà il Maradona e l'assenza dello squalificato Randal Kolo Muani rendono davvero proibitiva l'impresa per i tedeschi.
Questo non vuol dire che gli azzurri siano già ai quarti. In Europa si sono viste rimonte ben più difficili da pronosticare. Ciononostante, se c'è una squadra che può permettersi di pensare di aver quasi raggiunto un traguardo storico per il proprio club, questa è proprio quella campana.