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Champions League, il Milan a Zagabria per continuare a crederci

Antonio Moschella
Champions League, il Milan a Zagabria per continuare a crederci
Champions League, il Milan a Zagabria per continuare a crederciAFP
La trasferta in Croazia è decisiva per il futuro europeo dei rossoneri, che non possono più sbagliare

Sebbene non si tratti di una prestigiosa eliminatoria da dentro o fuori, di quelle che arrivano a partire da febbraio, la notte di fine ottobre di Zagabria presenta l'esigenza dei grandi appuntamenti per il Milan. Le due sconfitte di seguito nel girone di Champions League contro il Chelsea, l'ultima delle quali in casa, hanno complicato non poco la situazione dei rossoneri, i quali però continuano a dipendere da sé stessi per poter proseguire la loro avventura nella competizione continentale per eccellenza.

Dopo il quarto posto dell'anno scorso, che condannò la squadra di Stefano Pioli (57) all'uscita da tutte i tornei europei, a Milanello non concepiscono l'uscita anzitempo dalla Champions, un torneo che permette di arricchire le casse della società e che porta un notevole prestigio. Per continuare ad avventurarsi nella fitta giungla che porta agli ottavi, tuttavia, è necessario un exploit in casa di una Dinamo Zagabria che è anch'essa alla ricerca dei tre punti.

La situazione nel gruppo E, infatti, lascia praticamente i giochi totalmente aperti, a 180 minuti dalla fine. Le due sfidanti di stasera hanno entrambi quattro punti, due in meno del RB Salisburgo e tre meno del Chelsea capolista. Quella che tra le due riuscirà ad imporsi al glorioso ma vetusto stadio Maksimir potrà dunque mantenere intatte le possibilità di passare il turno. Il pareggio, in sostanza, servirà davvero a poco. 

Come nelle grandi nottate, sarà importante la gestione mentale. In primis perché il Milan scenderà in campo dopo il risultato di Salisburgo-Chelsea, in programma alle 18.45. In secondo luogo perché occorrerà mantenere il sangue freddo nel rovente catino croato, luogo nel quale i padroni di casa sentono l'appoggio infuocato dei 35mila supporter locali. Inferiore tecnicamente sulla carta, la Dinamo farà appello alla mistica del focolaio domestico.

Pioli, dal canto suo, dovrà rinunciare a tanti titolari, alcuni per squalifica e altri per infortunio. A dover tirare le castagne dal fuoco saranno, come spesso accaduto ultimamente, Rafael Leao (23), e Olivier Giroud (36), i due attaccanti più concreti di questo periodo. Il grimaldello per accedere agli ottavi di finale di Champions è a Zagabria, e va trovato con una vittoria di forza, ma anche d'intelligenza. 

Perché adesso tocca dimostrare che il Milan non è solo una squadra da campionato ma anche da coppa, come accadeva spesso negli anni della grandeur rossonera.