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Caso Sinner, parla il fisioterapista Naldi: "Consapevole di essere stato professionale al 100%"

Cahill, Sinner e Naldi
Cahill, Sinner e NaldiČTK / Panoramic / Julien Nouet
L'ormai ex membro dello staff del tennista azzurro si sfoga tramite Instagram dopo l'uscita di scena forzata.

Dopo la separazione da Jannik Sinner, il fisioterapista Giacomo Naldi, direttamente interessato nel caso di doping che ha riguardato il numero 1 del tennis, ha detto la sua in un post pubblicato su Instagram.

Naldi, che ha fatto parte dello staff dell'altoatesino, ha parlato in primis di "due binari della giustizia: quella vera sancita dai Tribunali e quella (purtroppo più efficace) sancita dai media", ponendo l'accento sul trattamento ricevuto nei giorni scorsi scorsi dopo l'esplosione del caso Clostebol.

Ma è stato proprio il rapporto professionale e umano con i membri dello staff al centro del messaggio di Naldi, licenziato così come Umberto Ferrara: "Un gruppo di lavoro fantastico, composto da brave persone, grandi professionisti, compagni di viaggio. Con loro ho vissuto momenti di gioia e dolore, condiviso emozioni, assaporato vittorie e sconfitte. Con le persone di questo gruppo ho creato un legame forte, ma soprattutto ho potuto raggiungere traguardi storici, che ci hanno portato nella storia del tennis italiano".

Naldi lascia senza rimpianti su come sono andate le cose: "Consapevole di aver dato il massimo, di essere stato professionale al 100% ma anche di aver dato di più, perché quando ci metti il cuore è certo che dai di più".