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Caso scommesse, l'amico di Totti: "Mi ha prestato i soldi perché ero in difficoltà"

Giulia Polidoro
Caso scommesse, l'amico di Totti: "Mi ha prestato i soldi perché ero in difficoltà"
Caso scommesse, l'amico di Totti: "Mi ha prestato i soldi perché ero in difficoltà"Profimedia
Secondo le dichiarazioni del dipendente del ministero dell'Interno a cui l'ex capitano della Roma versava i soldi si sarebbe trattato solo di un prestito tra amici.

Niente scommesse alla base dei versamenti effettuati da Francesco Totti nei confronti el dipendente del ministero dell'Interno e della suocera, soltanto un atto di solidarietà a un amico in difficoltà.

Sono queste le recriminazioni dell'amico dell'ex capitano della Roma coinvolto nell'inchiesta di antiriciclaggio che vede Totti al centro delle indagini. 

Intervistato dalla Verità, D.M. ha dichiarato: "Siamo amici da 15 anni. Visto che io e mia moglie abbiamo avuto dei problemi, non mi vergogno a dirlo, gli abbiamo chiesto un prestito di 160.000 euro. E ce l’ha concesso. Lo ha fatto con me, e non solo con me. È successo pure ai cugini, ad altri familiari. (...) Se fosse così (l'accusa è di averli usati per piazzare scommesse per conto di Totti, ndr) come faccio ad avere ancora i suoi soldi sino all’ultimo centesimo? Avrei dovuto prelevarli o girarli con bonifici, no? Me li ha prestati e io gli ho detto 'te li ridarò piano piano'. Anche se spero, le dico la verità, che non me li richieda. Comunque io non li ho mai spesi. Non sono mai usciti dal mio conto". 

Nessuna intenzione maligna, neanche riguardo il versamento di 80mila euro effettuato nei confronti della suocera di D.M.: "Io li ho fatti mandare a mia suocera perché in precedenza aveva già fatto un bonifico a me. Poi li ho fatti togliere perché la madre di mia moglie ha anche altri parenti, c’ha 85 anni e se 'me more' diventano tutti eredi. Io campo coi soldi dei miei suoceri che stanno in casa con noi. Con quei tremila euro faccio la spesa, ci pago le bollette… per questo dico che i soldi di Totti stanno tutti là".

Riguardo il vizio del gioco del numero 10, l'amico ha infine dichiarato: "Si gioca i soldi suoi, che ha guadagnato regolarmente… beh quella è una questione sua. Sono 24 anni che va a Montecarlo. Non è che ha iniziato adesso, eh. Cioè, il problema s’è smosso adesso, ma lui so’ vent’anni che va ai casinò, eh". 

Passione per il gioco sì, dunque, ma tutta nei limiti della legalità. Ora toccherà all'accusa stabilire quanto ci sia di vero nelle parole degli indagati.