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Caso Fernandez: il Presidente argentino Milei non vuole che Messi chieda pubblicamente scusa

ANSA
Enzo Fernandez abbraccia Messi
Enzo Fernandez abbraccia MessiSARAH STIER/Getty Images via AFP
Il messaggio del calciatore del Chelsea non basta, il sottosegretario allo Sport chiede le scuse pubbliche per i cori razzisti dei giocatori argentini dopo la vittoria della Coppa America. Ma il Presidente argentino Javier Milei non è d'accordo e potrebbe licenziarlo.

Per il presidente argentino Javier Milei l'Argentina e ancor meno Lionel Messi devono delle scuse alla Francia per gli insulti razzisti pronunciati dai giocatori della nazionale durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa America.

"Dire che Messi deve chiedere scusa a degli europei colonizzatori per una canzone che fra l'altro dice la verità significa andare totalmente contro l'ideologia del Javo (sic)".

Con questo repost su 'X' il leader ultraliberista è intervenuto nella polemica che ha investito nelle ultime ore la 'Seleccion' oggetto anche di un'inchiesta della FIFA.

A scatenare la reazione del presidente argentino sono state le affermazioni di un funzionario del suo stesso governo, il sottosegretario allo Sport Julio Garro, che in un'intervista si era detto d'accordo con eventuali scuse ufficiali da parte della Federcalcio (AFA) e del capitano della nazionale, Lionel Messi.

Nel repost di Milei si chiedono inoltre le dimissioni immediate del funzionario. Garro appare adesso con i minuti contati nonostante abbia cercato di ritrattare le sue affermazioni dopo essere stato oggetto di feroci attacchi sui social da parte di altri funzionari e dell'esercito di trolls del governo.

"I campioni del mondo non devono chiedere scusa a nessuno", afferma un post del deputato de La Libertà Avanza, Agustin Romo.

"Julio Garro dev'essere espulso immediatamente dal governo", afferma invece il post di un utente che riceve spesso repliche dello stesso presidente.

La vicenda potrebbe incidere adesso anche sull'invito che il presidente francese Emmanuel Macron aveva fatto al suo omologo argentino per assistere alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici il 26 luglio a Parigi.

Le dichiarazioni del sottosegretario allo Sport

Il governo argentino ha suggerito che il capitano della "albiceleste", Lionel Messi, e l'Associazione calcistica argentina (AFA) si scusino pubblicamente dopo le polemiche generate dalle immagini dei festeggiamenti della squadra per la vittoria della Coppa America, con cori razzisti e offensivi nei confronti della nazionale francese.

"Sono d'accordo con chi dice che il capitano della nazionale e il presidente dell'AFA (Claudio "Chiqui" Tapia) dovrebbero chiedere scusa perché sarebbe un esempio di come anche il calcio sa chiedere scusa", ha dichiarato Julio Garro, sottosegretario allo Sport, in un'intervista a una radio locale, ritenendo che quanto accaduto "ci lascia in una brutta posizione come Paese dopo tanta gloria".

La polemica è scoppiata quando sono diventate virali le immagini registrate dal centrocampista Enzo Fernandez con il suo cellulare durante i festeggiamenti, in cui i membri della nazionale intonano cori che deridono i colleghi francesi appellandosi a una canzone che i tifosi argentini hanno reso popolare durante i Mondiali di Qatar 2022. 

Fernández, campione del mondo in Qatar e all'ultima Coppa America e giocatore del Chelsea, dal suo profilo X si è scusato "sinceramente per il video pubblicato sul canale Instagram durante i festeggiamenti della nazionale. La canzone include un linguaggio molto offensivo e non ci sono assolutamente scuse per queste parole", ha dichiarato il centrocampista.

"Mi oppongo alla discriminazione in tutte le sue forme e mi scuso per essermi fatto prendere dall'euforia dei festeggiamenti per la Coppa America. Quel video, quel momento, quelle parole non riflettono le mie convinzioni, né il mio carattere. Sono molto dispiaciuto", ha aggiunto.