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Cannavaro a cuore aperto: "Il Milan non mi prese per l'altezza, con la Juve ho vinto"

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Cannavaro a cuore aperto: "Il Milan non mi prese per l'altezza, con la Juve ho vinto"
Cannavaro a cuore aperto: "Il Milan non mi prese per l'altezza, con la Juve ho vinto"Profimedia
L'ex capitano dell'Italia ha ripercorso la sua carriera e incensato i fratelli Thuram, figli del suo amico Lilian

Intervenuto a Calciomercato.com, Fabio Cannavaro, attualmente allenatore senza squadra, ha fatto a ritroso vari passi della sua carriera, partendo dall'epoca di Parma, quando sia lui sia Gianluigi Buffon erano stati cercati dalla Roma: "Sensi era molto interessato, poi si rese conto che avrebbe dovuto spendere una cifra troppo importante così rinunciò sia a me che a Buffon, altro giocatore cercato in quella sessione di mercato"

In quel periodo, tuttavia, l'alternativa era importante e stimolante. Ed era quella del Milan, campione nella primavera del 1999. Tuttavia, l'affare andò a monte per una situazione piuttosto particolare: "Sacchi mi disse di parlare con i dirigenti rossoneri, ci fu qualche contatto ma alla fine non se ne fece nulla. A distanza di tempo, Braida mi chiese scusa dicendomi che non mi portò al Milan per la mia statura".

Rottura con l'Inter

Poi, un ritorno sul suo discusso passaggio dall'Inter alla Juventus nell'estate del 2004: "Vorrei precisare che io all'Inter stavo benissimo, fosse stato per me non sarei andato via. Ma avevo 29 anni, ancora tre di contratto e guadagnavo tanto; inoltre venivo da un infortunio che mi aveva fatto giocare solo 26 partite e anche a basso livello. Nei tre mesi estivi lavorai duramente per tornare in forma, ma un giorno Oriali mi disse che mi stavano vendendo alla Juve in cambio di Carini. Io rimasi incredulo: 'Scambio con Carini?!' chiesi. Mi spiegò che era consapevole dell'errore, ma la società aveva bisogno di risparmiare sull'ingaggio".

La Juve e Thuram

Il discorso è poi andato avanti parlando di Juventus e dei campionati revocati dal processo di Calciopoli. Al riguardo Cannavaro ha esclamato: "Io quell'anno ho vinto tutto, per me quel campionato è vinto. Le prestazioni in campo restano. In generale penso fosse sbagliato tutto il sistema, così com'è sbagliato il sistema delle plusvalenze; sono situazioni nelle quale bisognerebbe cercare di ridurre il margine d'errore. Oggi grazie a Calciopoli abbiamo una classe arbitrale che ci invidiano. Possono sbagliare, ma non si può dire che non siano seri".

Molto legato a Lilian Thuram, l'ex difensore ha poi voluto dare un giudizio sui suoi figli Khephren e Marcus: "Seguo da sempre i figli di Lilian, ero sicuro che diventassero dei calciatori. Marcus sembra un po' Ibra i primi anni alla Juve, in Italia può crescere nella cattiveria; il padre dice che Khéphren è più cattivo".