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Spalletti, dopo la delusione europea piedi di piombo sul Mondiale: “Obbligo ma non ossessione”

Aggiornato
Luciano Spalletti
Luciano SpallettiCLAUDIO VILLA GETTY IMAGES EUROPEGetty Images via AFP
Il ct: "Ho un gruppo interessante, i 4 nuovi azzurri sono già pronti".

"Abbiamo bisogno di dare seguito a quello che abbiamo fatto a settembre: per questo domani dobbiamo vincere, anche se contro il Belgio non sarà facile". Lo dice Luciano Spalletti, ct dell'Italia, alla vigilia del terzo impegno di Nations League, domani all'Olimpico contro la nazionale belga.

"Ho visto i giocatori talmente bene - ha aggiunto il ct azzurro, al Tg1, prima della partenza per Roma da Coverciano - che posso dire di avere un gruppo molto interessante".

"Sprigionano tutti un'energia per dimostrare di essere al top. Chi dei quattro nuovi è pronto per l'esordio? Sono tutti pronti, se li ho chiamati qui".

La Coppa del Mondo 2026 nel mirino

"Andare al Mondiale lo sentiamo come un obbligo, è un torneo che ha determinato la nostra storia, ha fatto felice tante persone. Partecipare a quella competizione è qualcosa di veramente importante ma non deve diventare un'ossessione".

Così il ct della nazionale italiana, Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida di Nations League con il Belgio. "Il nostro è un gruppo che deve fare esperienza, ma siamo sulla strada buona", ha aggiunto.

E poi ancora: "lo, però, come obbligo assoluto morale ho quello di fare benissimo ogni qualvolta arrivo a Coverciano. Pensare cose che possano dare seguito a quello che stiamo vedendo".

La partita col Belgio "fondamentale per il nostro futuro"

"Questo gruppo lascia ben sperare su quello che sarà il nostro futuro. Sopratutto come modo di stare insieme, essere amici e nella vita normale. Ho avuto un po' di tempo per pensare, ci sono settimane che passano in un attimo e ore che non passano mai, ora ho la sensazione di avere ragazzi che vogliono far conoscere di che pasta sono fatti".

"Sarà una partita fondamentale per il nostro futuro, mi aspetto venga affrontata nella stessa maniera e con lo stesso coraggio delle ultime gare", ha poi aggiunto.

A chi gli chiedeva se si aspettava più pubblico, invece, ha risposto: "Quaranta mila spettatori non sono pochi. Ma noi lavoreremo quotidianamente non per dimenticare quello che è successo all'europeo, ma per riuscire a dare il meglio di noi stessi perché se lo facciamo diventeremo una grande squadra".

Accanto a Retegui c'è Pellegrini

Parlando della formazione ha annunciato che al fianco di Retegui "inizierà Pellegrini", mentre su alcune assenze tra i i convocati ha concluso: "Zaccagni ha chiesto di rimanere fuori. Chiesa sta poco bene, Zaniolo ha iniziato a giocare da poco e Politano lo continuiamo a seguire".