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Nations League: Spalletti pensa alla Francia ma non dimentica la Svizzera: "Unica gara sbagliata"

Diretta
Spalletti
SpallettiJOHN THYS AFP
Il ct azzurro alla vigilia della gara con i transalpini ha parlato anche della sfida con gli elvetici che costò l'eliminazione dall'Europeo: "Con impegno si può evitare che si ripeta".

"Quella sconfitta con la Svizzera non me la farà dimenticare nulla, neanche qualificarsi al Mondiale. È una cosa che per certi versi fa anche bene portarsela dietro. Ma se non ci ha condizionato per come si è ripartiti, è difficile ci possa disturbare in futuro. Ma è lì a ricordarci che se non si fa le cose giuste la sassata è sempre dietro l'angolo. Con il nostro impegno però possiamo evitare ricapiti".

Lo ha detto il commissario tecnico dell'Italia Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Nations League contro la Francia.

"Sarà la mia ventesima partita. Penso che una sola partita si sia sbagliata, quella con la Svizzera agli Europei. Quella è sicuramente la cosa a cui faccio riferimento e che mi porto dietro, perché sono fatto così e mi reputo molto responsabile di quella sconfitta. Abbiamo cercato di fare cose differenti e per il momento qualcosa l'abbiamo scelta in maniera corretta. Però tutto questo fallimento è riferito a una partita, per quella partita potete dirci di tutto. Ma trattasi di una, le altre sono state partite come tante".

Pochi cambi con la Francia

"Intenzione di cambiare poco contro la Francia ? Sì, l'idea è di mantenere il telaio della partita precedente. Sono convinto che oggi vedremo un allenamento dove le gambe vanno forte, per la voglia di esserci tutti", ha aggiunto Spalletti.

"Ieri li ho visti solo in palestra. Io la penso sempre allo stesso modo, a volte anche nel nostro campionato ci sono tante partite, tanti infortunati, tanti affaticamenti. Ma a volte l'affaticamento è mentale, hanno dei muscoli che sono delle macchine. E quando invece riescono a fare buone partite e buone prestazioni l'affaticamento viene smaltito rapidamente. Di solito i tanti infortunati sono in squadre in difficoltà, diventa più facile creare problemi ai muscoli" ha continuato.

"Kean è possibile che sia della partita - la conclusione -, è in grande condizione, è bravo ad attaccare negli spazi larghi, è bravo a fare la boa. Mi era sembrato nel gruppo di chi era subentrato bene".

Maldini il Sinner azzurro

"Chi può essere il nostro Sinner? Secondo me è bene non fare mai paragoni, perché poi quando li ho fatti mi è arrivato di tutto. Diciamo un calciatore che va oltre alla normalità di palleggio, a me Maldini mi dà l'impressione di avere il colpo facile, l'eleganza dentro la sostanza di creare qualcosa di super facile per le qualità che ha, anche ora che l'ho rivisto in questi allenamenti", ha concluso il ct.