Nations League, muro francese per difendere la Spagna dagli attacchi italiani
Entrambi sono arrivati in nazionale rispettivamente dal Bilbao e dal San Sebastian. Le Normand ha fatto la gavetta al Brest. Dopo aver debuttato e giocato solo una partita in prima squadra, la Real Sociedad lo ha portato con sé. È arrivato nella squadra riserve nel 2016, 7 stagioni fa, e lì è cresciuto come calciatore. Il 23 maggio ha ottenuto la nazionalità spagnola e il 2 giugno è stato convocato da Luis De la Fuente per giocare la Nations League.
Aymeric Laporte è stato ingaggiato dall'Athletic Bilbao per giocare nella squadra regionale dell'Aquitania. Approdato al primo anno di calcio giovanile, a 16 anni, è rimasto per nove stagioni prima di passare al City. Ha già collezionato 20 presenze in nazionale.
Poiché nessuno dei due ha ricevuto attenzioni da parte dell'allenatore del proprio paese natale, hanno deciso di accettare l'invito spagnolo a giocare con la maglia del paese vicino. Laporte è stato il 14° straniero a giocare per la Spagna e Le Normand sarà il 15°. Nel caso del giocatore del Real, nel novembre 2021 era arrivato a dire che la sua famiglia lo avrebbe "ucciso" se avesse giocato per la Spagna.
Kunala e Di Stefano i primi "stranieri"
I primi due sono stati Kubala e Di Stéfano. Il primo, ungherese di nascita, lo fece nel 1953. Seguirono l'argentino (che giocò 31 partite e segnò 23 gol per la Roja) e poi Puskas, Heredia, Touriño, Eulogio Martínez, Christiansen, Donato, Pizzi, Catanha, Pernía, Marcos Senna e Diego Costa.
Può sembrare strano, ma contro l'Italia si presume che parleranno in francese, la loro lingua madre, in modo che potranno coordinarsi bene e che non ci saranno malintesi. Quindi l'ultima linea di difesa della Spagna contro l'Italia sarà francese.