Nations League, Kvara e Mamardashvili, i due pilastri della Georgia che cerca l'impresa
Gli oltre 12.000 spettatori che stasera sono pronti a gonfiare gli spalti dell' Andrův stadion di Olomouc, sono pronti alla sfida più importante di questo martedì. In palio, nel match tra Repubblica Ceca e Georgia, c'è infatti un primo posto del girone in Lega B che significa tantissimo. Ovvero una promozione in Lega A, il proscenio più scintillante della Nations League, dove ci si può battere e "allenarsi" contro le migliori selezioni del continente.
Un proscenio nel quale la Georgia sogna di potersi misurare per poter culminare il suo percorso unico negli ultimi anni. Dall'Euro 2024, dove è riuscita ad approdare agli ottavi di finale, a un attuale secondo posto nel proprio raggruppamento in Nations, la nazionale allenata da Willy Sagnol sta vivendo la sua miglior epoca. Ed è adesso alla ricerca del seguente exploit in casa di una Repubblica Ceca che, dall'alto della sua esperienza, ha tutto da perdere.
Pilastri
L'allenatore francese, il grande artefice della rivoluzione calcistica nel paese caucasico, sa che dovrà contare su due giocatori su tutti. Il primo è il portiere, Giorgi Mamardashvili, ultimo in classifica in Liga col Valencia ma sicuro padrone della porta georgiana. Il secondo è la seconda punta Khvicha Kvaratskhelia, il cui bollo di fenomeno incompiuto non gli si stacca di dosso. Se l'estremo difensore sta vivendo il paradosso di lottare per la retrocessione nonostante uno status di grande portiere, il giocatore del Napoli sta cercando di cambiare qualcosa nel suo modo di giocare.
I due sono i pilastri di una Georgia che cerca l'exploit in terra ceca. Ed entrambi dovranno dimostrare in un palcoscenico importante quanto il loro presente nei club conta relativamente poco. Da un lato, infatti, Mamardashvili è comunque coinvolto nella triste situazione di un Valencia depresso. Dall'altro, invece, Kvaratskhelia alterna giocate da funambolo ad altre poco concrete. E la sua prima stagione in azzurro, dove per sei mesi agì da vero fenomeno fino a vincere lo Scudetto, è un ricordo sbiadito.
Tutto (o quasi) aperto
In uno scenario che vede la Repubblica Ceca prima con otto punti e la Georgia seconda con sette (a pari punti con l'Albania ma con miglior differenza reti), nel gruppo 1 regna l'equilibrio. Perché l'Ucraina, che sfiderà al contempo l'Albania, è a sole tre lunghezze dalla vetta, alla quale però non potrà comunque arrivare. Un pari tra cechi e georgiani, abbinato a un trionfo dei balcanici sugli ucraini, premierebbe la nazionale di Sylvinho.
A Olomouc, dunque, non ci sarà spazio per i calcoli. Repubblica Ceca e Georgia andranno in campo per vincere. Perché chi lo farà salirà di categoria. E tra gli ospiti, che hanno tutto da guadagnare giocando in contropiede, potrebbe essere proprio la serata del portiere e del loro fantasista. Al primo toccherà rintuzzare le offensive dei padroni di casa, volti a vincere senza pensarci. Al secondo, invece, sarà richiesto di fare da guastafeste nei contrattacchi a disposizione. E con la preparazione fisica di Antonio Conte a Napoli, chissà che non possa avere nelle gambe il turbo giusto per uno storico exploit.