Mbappé: "Sono felice ma la Nations League l'ho già vinta", Deschamps: "L'Italia resta competitiva"
È un Kylian Mbappé "felice" (così si autodefinisce) quello che domani sera affronterà l'Italia al Parco dei Principi di Parigi ("lì ho dei ricordi meravigliosi"). A metterlo di buon umore saranno stati anche i primi gol segnati con la maglia del Real Madrid, fatto sta che l'asso dei Bleus ha anche voglia di scherzare. "Il mio naso non è più rotto, quindi mi sento meglio dopo gli Europei - dice Mbappé -. Sì, sono felice, gioco ogni partita e sono ancora titolare. E sono in una squadra dove ho sempre voluto essere. Ora farò del mio meglio per aiutare la mia squadra, e la nazionale".
La domanda che gli fanno è la stessa che spesso viene rivolta al suo ct Didier Deschamps e al suo tecnico nel club, Carlo Ancelotti: in che posizione dell'attacco deve giocare Kylian? "Semplice - risponde -, io posso giocare in tutte e tre le posizioni davanti. Ci vuole un po' di tempo per abituarsi, ma gioco dove mi dice l'allenatore. L'importante è come uno sta e ora mi sento bene fisicamente".
Per domani "la cosa più importante è ricominciare con un risultato positivo, gli Europei sono alle spalle. Quando siamo stati eliminati eravamo tristi, però me lo sono lasciato subito alle spalle". Però la Nations League sembra non stimolarlo più di tanto. "Non so quale sia la mia idea su questa competizione dice Mbappé -. Abbiamo già vinto la Nations League, non ci darà emozioni straordinarie. L'abbia vinta a Milano, ma alla fine della partita non mi sembrava di aver conquistato un trofeo. Mi sono detto: 'Ok, e poi?'".
Contro l'Italia al suo fianco dovrebbe esserci Bradley Barcola. "Sono contento per Bradley, è un bravo ragazzo -commenta -. Gli auguro il meglio, ma spero che voi giornalisti lo risparmiate quando non segna. Il suo grande momento di forma è una grande notizia per lui, per il Psg e per la Francia".
Deschamps: "L'Italia resta l'Italia, una delle migliori nazionali del mondo"
"Cerchiamo sempre di avere il massimo controllo e di essere il più pericolosi possibile. I nostri avversari reagiscono di conseguenza. La nostra mancanza di efficienza ci ha penalizzato nell'ultima competizione, nonostante la semifinale. Non abbiamo necessariamente tutti i giocatori. Ci sono due partite da gestire in tre giorni. A prescindere dai giocatori titolari, l'obiettivo sarà lo stesso. Ci saranno anche diverse combinazioni. Voglio coinvolgere il maggior numero di giocatori possibile", ha detto invece Deschamps in conferenza stampa.
"Vogliamo ottenere i migliori risultati - ha continuato -. Anche se si tratta di tre incontri, vogliamo che i giocatori facciano i passi successivi. Vogliamo vederli in azione. Le partite di Nations League saranno utili per molti giocatori. Questo è il momento giusto per farlo. Vedremo dopo queste 6 partite".
Poi qualche battuta sulla rivale di domani. "Anche l'Italia esce dagli Europei con qualche cambiamento, ma ha ancora delle ambizioni. L'eliminazione prematura che hanno vissuto, inevitabilmente, ha portato il loro allenatore a riflettere, ma l'Italia resta l'Italia, ovvero una delle migliori nazionali europee". Ma che giudizio ha dell'Italia di oggi? "Non mi permetterò di giudicare l'Italia, non so tutto ciò che ha passato. Spalletti vi dirà qualcosa -. la risposta del ct francese -. Fare paragoni con il passato più o meno recente fa non ha senso, l'Italia resta competitiva e Spalletti ha cambiato diversi giocatori rispetto all'ultimo Europeo. L'Italia rimane l'Italia, dopo quanto accaduto con l'eliminazione prematura avrà voglia di fare bene, è sempre un rivale ma tanti francesi giocano in Italia e c'è sempre la volontà di fare qualcosa di buono".
Che ne pensa del caso di Rabiot che è ancora senza squadra? "È una situazione un po' imbarazzante - commenta Deschamps -. Era in scadenza di contratto, quindi libero di scegliere e sollecitato da parecchie squadre. Però ora è senza squadra e non si allena in un gruppo. Spero possa rapidamente scegliere un club che possa poi riportarlo con noi".
C'è bisogno di riaccendere la fiamma: "Non abbiamo mai avuto così tanti tifosi. Abbiamo condiviso grandi emozioni. La pausa olimpica è stata magnifica. Sta crescendo. Alcune persone possono essere deluse, ma amano la squadra francese. Sta a noi mantenere questo legame e coltivarlo. I giocatori hanno bisogno di questo amore".
Infine sulla situazione della squadra spiega: "Jonathan Clauss ha svolto l'intera seduta ieri. Brice Samba ha avuto un piccolo problema da risolvere. Tutti sono a disposizione. Ho sempre discusso con Antoine Griezmann. Lui è qui da più tempo. Ha avuto periodi più o meno felici. Sarà coinvolto nella gestione del suo tempo di gioco. Parliamo sempre. Sta a lui fare tutto il possibile per essere nelle migliori condizioni possibili. Ha un'influenza importante. Le tre nuove leve invece si conoscono già. Sono stati insieme alle Olimpiadi. Non hanno lo stesso carattere, non giocano nella stessa posizione, ma si trovano bene. Sono molto felici di essere qui e io sono qui per sostenerli".