Maldini si gode l'Italia: "Fa effetto vedere a Coverciano le foto dei miei familiari"
''Penso che questa convocazione sia arrivata al momento giusto, un momento perfetto, mi sento bene in campo e sto bene con la mia squadra''. Così Daniel Maldini commentando a Coverciano la prima chiamata in Nazionale dove rappresenta la terza generazione dopo il nonno Cesare e il papà Paolo.
''Mio padre era contento ma non mi ha detto nulla di particolare - ha continuato il giocatore del Monza che proprio durante il raduno azzurro, venerdì prossimo, compirà 23 anni - . Cosa vorrei per il mio compleanno? Già essere qui è un regalo. Sono contento e orgoglioso. Fa effetto vedere a Coverciano le foto dei miei familiari''.
La grinta di Niccolò
"Essere qui è un punto di partenza, non me l'aspettavo, non avevo pretese. Darò tutto me stesso per dimostrare di meritare questa chiamata". Lo ha detto Niccolò Pisilli, classe 2004, il più giovane del gruppo convocato da Luciano Spalletti per i prossimi due impegni di Nations League giovedì a Roma contro il Belgio (venduti ad ora oltre 30.000 biglietti) e lunedì a Udine contro Israele.
"Ringrazio De Rossi, Mourinho e Juric che mi hanno dato la possibilità di arrivare qui - ha continuato il centrocampista della Roma - . Non ho un modello preciso, cerco di carpire qualcosa da tutti i migliori. Diventare un giorno un simbolo del mio club? Essendo un tifoso della Roma mi piacerebbe, ma è ancora presto per dire se potrò fare tutta la carriera nella stessa squadra".
Di Gregorio: "Felice di essere approdato alla Juve ma ora penso all'azzurro"
Felice di essere approdato alla Juventus ma adesso i suoi pensieri sono tutti azzurri: si definisce così Michele Di Gregorio, uno dei quattro volti nuovi dell'Italia di Spalletti radunata a Coverciano per preparare le gare di Nations League contro Belgio (giovedì a Roma) e Israele (lunedì prossimo a Udine).
''Voglio godermi al massimo questa settimana in Nazionale, perché ho desiderato davvero tanto questa convocazione - ha raccontato ai microfoni di Raisport il portiere che si sta ritagliando sempre più un ruolo da protagonista nel club bianconero - Non posso che essere soddisfatto di aver trovato nella Juventus un allenatore, uno staff e una società così. Cosa chiede Thiago Motta? Vuole un gruppo che lo segua indipendentemente da quanti anni uno ha e io i miei compagni lo seguiamo. Lui pretende una mentalità ben precisa e questa cosa ci spinge ad andare sempre al massimo, a non abbassare mai la guardia come penso sia giusto''. Riguardo al dualismo con Perin ha dichiarato: ''Come tutti lavoro e mi metto sempre a disposizione dell'allenatore, poi spetta a lui fare le scelte. Mattia è un collega di grandissime qualità e una grande persona. È giusto che anche lui trovi il suo spazio, la concorrenza stimola e spinge ogni giorno a migliorare".