Italia, la felicità dei giovani debuttanti azzurri Savona e Comuzzo: "Sogno che si realizza"
"Chiellini mi ha riempito di consigli, anche l'anno scorso, chiedendomi di mantenermi sempre umile e continuare a lavorare ogni giorno con impegno. Essere duttile può essere un vantaggio". Così Nicolò Savona, volto nuovo dell'Italia di Luciano Spalletti, per la prima volta a Coverciano.
"Mi sono accorto di essere cresciuto allenandomi insieme a tanti campioni e quando ho iniziato il raduno con la Juventus - ha proseguito il difensore classe 2003 - arrivare adesso qui è un sogno che si realizza. Essendo valdostano ho la casa sulle piste da sci, da ragazzo facevo entrambe le cose, anche sciare a livello agonistico, lo slalom, ma a 10 anni ho dovuto scegliere e ho puntato sul calcio anche perché lo sci non mi piaceva granché".
Comuzzo e la forza di ripartire dopo il grave lutto
"Quando un bambino inizia a giocare a calcio e guarda la Nazionale il sogno è arrivare un giorno a Coverciano, essere qui è il sogno più grande".
Lo ha detto Pietro Comuzzo, 19 anni, il più giovane degli azzurri convocati da Luciano Spalletti per questo ultimo raduno dell'anno, in preparazione alle sfide contro Belgio e Francia valide per la Nations League.
"Il pensiero va alla mia mamma, lo faccio anche per lei, è una grande soddisfazione essere qui anche per lei" ha detto il giovane difensore della Fiorentina che ha perso la madre un anno fa. "Un grandissimo dolore da cui insieme all'affetto del resto della famiglia ha cercato di trovare la forza per ripartire".
Il ruolo e i riferimenti
"Che tipo di difensore sono? Mi esalta il duello uno contro uno ma lavoro per diventare più completo e migliorarmi nella costruzione dal basso, guardando anche a Bastoni e Calafiori".