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Mourinho spara a zero contro la Roma e l'Italia: "Non gioca per vincere. Gli azzurri? Non hanno talento"

Mourinho è il nuovo allenatore del Fenerbahce
Mourinho è il nuovo allenatore del FenerbahceFenerbahçe
Il tecnico del Fenerbahce si trova allo Stadio Nazionale per assistere alla partita tra Portogallo e Croazia in vista degli Europei di calcio del 2024. Ha parlato della sua nuova avventura in Turchia lanciando frecciate alla sua ex squadra.

È un Mourinho caricato a molla quello che parla prima della partita del Portogallo con la Croazia: "Due buone squadre, entrambe con possibilità e aspirazioni per il Campionato Europeo. Sfrutteranno questa partita per confrontarsi con una buona squadra.

La Croazia è una buona squadra, ha mantenuto lo zoccolo duro della generazione d'oro. Una bella partita per entrambe. Io sono qui per vedere il portiere croato (Livakovic), che è mio e voglio vederlo in azione".

"La Roma non gioca per vincere, l'Italia non ha molto talento"

Per quanto riguarda i favoriti alla vittoria finale, Mourinho esclude l'Italia: "È una questione semantica. Praticamente tutti la pensano come me. Portogallo, Inghilterra, Francia, poi Germania, Spagna. L'Italia? Non credo. Non è una generazione molto talentuosa. Non credo che vinceranno ancora".

La scelta del Fenerbahce: "Mi mancava giocare per vincere.  La Roma giocava per vincere perché dicevano che quando c'ero io si giocava per vincere ma non era vero. Tanto che dopo la mia partenza non è cambiato nulla. Nelle competizioni europee era fuori dagli schemi, a livello nazionale non è cambiato nulla. Lottare per il campionato, che è una cosa che mi motiva, che non avevo alla Roma, non avevo al Tottenham. Mi manca il fatto di non poter perdere punti".

Le parole di Mourinho
Le parole di MourinhoAFP/Stats Perform

Sulla Champions League, lancia una provocazione: "Ci sono tre spareggi, ho otto giocatori all'Europeo, il primo è il 28 luglio. Ho chiesto a tutti i santi di essere eliminati il prima possibile. Ho già detto al portiere(Livakovic) che anche se dovesse andare in finale, il giorno dopo tornerà a Istanbul per giocare".

Il neo tecnico del Fenerbahce poi parla dei rinforzi: "Non c'è un budget prefissato. È una squadra che ha lottato per il campionato fino alla fine, era a quattro punti dal Galatasaray, internamente è una buona squadra. Ma ovviamente se vogliamo diventare campioni e fare qualcosa di interessante in Europa abbiamo bisogno di qualcosa. Il direttore (Mário Branco) parla la mia stessa lingua, è un uomo di esperienza, conosce la realtà del calcio turco. Non sapremo chi è il presidente fino a domani, ma tutti e tre hanno approvato il mio arrivo". Ultima battuta su Rafa Silva: "È un grande giocatore, ma mi avevano detto che non era lontano dal Galatasaray".