Yildiz non ha paura dell'Inter: "La Juventus andrà a San Siro per vincere"
"Lo Scudetto? L'Inter è una buona squadra e batterla ci darebbe tanta energia positiva. Noi siamo la Juventus, siamo forti e andiamo a San Siro per vincere. Il campionato è lungo, ci sono tante partite e noi dobbiamo cercare di fare più punti possibile, poi si vedrà". Queste le parole di Kenan Yildiz nella lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, della quale riportiamo le dichiarazioni più importanti alla vigilia dello scontro tra la Juventus e l'Inter.
Il turco, che ha ereditato la maglia numero 10 che fu di Alessandro Del Piero, ha ammesso: "Del Piero vorrei sfidarlo a golf o sulle punizioni? Meglio a calcio, mi sento più pronto. A golf sono ancora un principiante, magari più avanti... Per me è sempre stato una leggenda, quando ho segnato a Frosinone ho ricevuto in regalo il suo asciugamano e da lì è nato un bel rapporto. Sono felice di poter parlare con lui, mi dà consigli e mi aiuta a crescere".
Riguardo l'attuale momento non felicissimo della Juventus, Yildiz ha dichiarato: "Dobbiamo essere perseveranti per tornare a fare buone prestazioni. Mi pesa non essermi ancora sbloccato in campionato? Il calcio non è fatto solo di gol. Se si segna meglio, ma io mi concentro più sul gioco e su ciò che mi chiede il mister. Dobbiamo restare positivi nonostante le difficoltà e continuando a lavorare duramente. Non c’è tempo per rimuginare, bisogna guardare al futuro".
Su Thiago Motta, che lo ha schierato anche da falso nueve contro lo Stoccarda, il turco ha asserito: "Un nuovo allenatore porta sempre una boccata di aria fresca, io però avevo un buon rapporto anche con Allegri. Motta è positivo e ci aiuta a migliorarci, è una persona di cuore che vuole sempre vincere, come me. Abbiamo un rapporto scherzoso, quando mi vede mi dà sempre una pacca sulla spalla".
Sulla sua società con Vlahovic e sul suo futuro in bianconero, Yildiz ha poi detto: Io e Dusan siamo amici e ci intendiamo molto bene. Certo, sarebbe bello fare come loro. "Mi piacerebbe diventare una bandiera della Juventus come Del Piero? Spero di avere una grandissima carriera qui, ma il futuro non si può prevedere. Sono consapevole di quanto il club creda in me e lo apprezzo molto, per questo cerco di dare il massimo".
Infine, la chiusura sul suo connazionale Calhanoglu, che dovrebbe mancare il grande appuntamento: "Calhanoglu è stato molto importante per me, mi ha aiutato molto a inizio carriera. Mi spiace non poterlo sfidare, ma la sua assenza è una buona notizia per noi. Ci sentiamo spesso. Il mio cagnolino è un chihuahua di razza spagnola, l'ho chiamato Ramos in onore di Sergio, un grandissimo difensore".