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Vlahovic, Lukaku e i giochi di mercato: cosa c'è di vero e cosa no

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Vlahovic, Lukaku e i giochi di mercato: cosa c'è di vero e cosa no
Vlahovic, Lukaku e i giochi di mercato: cosa c'è di vero e cosa noProfimedia
Negli ultimi giorni si è parlato di un interesse della Juventus per l'attaccante belga Lukaku, che l'Inter sta cercando di trattenere a Milano. Potrebbe essere semplicemente uno dei tanti giochi di mercato.

Domani Dusan Vlahovic avrà un confronto diretto con il nuovo dirigente bianconero Cristiano Giuntoli nel quale si discuteranno le sue intenzioni e quelle della società. Negli ultimi tempi si è fatta sempre più insistente la voce del bianconero in ottica Chelsea con la Juventus che avrebbe chiesto in cambio Lukaku e 25 milioni di euro. Nonostante l'insistenza delle voci però, è un'ipotesi che va presa con le pinze. 

I giochi di mercato

Innanzitutto non è un'operazione da Giuntoli cedere un 23enne per un 30enne come Lukaku. Inoltre l'accordo sarebbe troppo basso rispetto a quanto la Juve chiede per il giocatore: 80 milioni di euro poco trattabili, e se Sandro Tonali è stato pagato 70 milioni dal Newcastle la richiesta è anche comprensibile. Se Lukaku era già stato in ottica Juve in uno scambio con Dybala in passato, da allora molta acqua è passata sotto i ponti, e soprattutto sono cambiati i dirigenti.

Su Vlahovic c'è da registrare una curiosità, che qualcuno potrebbe vedere come uno spoiler di mercato, anche se probabilmente è una visione un po' forzata. La musica utilizzata dal preparatore Uros Domozet nella sua storia Instagram postata due giorni fa lo vede con Dusan Vlahovic ed è accompagnata dall'inno della Juventus. Una dichiarazione di intenti?

Se l'interesse del Chelsea per il bomber è reale, probabile invece che la voce di una Juventus interessata a Lukaku, rilanciata da Sky Sports UK, sia in realtà un tentativo per convincere l'Inter ad alzare la posta, visto che i 25-30 milioni offerti non sono stati considerati sufficienti dai Blues. La volontà del giocatore è comunque quella di restare a Milano, e cercherà di essere accontentato. Le sirene arabe, che Lukaku in un primo momento aveva escluso, potrebbero farsi sentire più forte se la trattativa con i nerazzurri non andasse in porto.