Un tap-in di Frattesi regala la vittoria in extremis, l'Inter espugna Udine in rimonta
Un inserimento letale, definitivo e decisivo. Quello di Davide Frattesi, che al 95esimo del match tra Udinese e Inter siglava il gol dell'1-2 finale, era di quelli che possono davvero griffare lo Scudetto. Arrivato dopo una botta calciata da Lautaro Martinez deviata da Okoye sul palo, sul rimpallo il miglior piazzato era l'incursore romano, che appoggiava a piacere e regalava ai suoi una vittoria ottenuta dopo un match soffertissimo.
Record
A scaldare i guanti, o meglio le dita, del portiere friulano, era stato il solito Calhanoglu, che al 20esimo cercava l'angolo lontano con un tiro effettato, il quale veniva tolto dalla porta dalle falangi del nigeriano. Ed era l'inizio di una sfida tra il turco e l'africano, con l'estremo difensore bianconero che si ripeteva d'istinto più tardi dopo una botta del 20 nerazzurro, che stavolta usava la scimitarra d'ordinanza ma non riusciva a scalfire lo scudo del rivale. Era il preludio all'exploit firmato da Samarzdic, con la collaborazione di una lieve deviazione di Carlos Augusto e la passività di Dumfries e Sommer, che giudicavano innocuo il lento tracciante e vedevano il pallone entrare nell'angolino.
Okoye era poi strepitoso a fine primo tempo, quando smanacciava un colpo di testa a botta sicura di capitan Lautaro, ma poi combinava la frittata a inizio ripresa, entrando chiaramente in ritardo su Thuram e generando il rigore trasformato da Calhanoglu. Una sentenza quella del turco, che siglava il suo decimo gol in campionato, pulendo l'angolino basso alla destra del portiere rivale con la solita risolutezza. Il 19esimo calcio di rigore inanellato di seguito con le squadre di club da parte del numero 20 nerazzurro permetteva inoltre alla sua squadra di realizzare un record assoluto, ossia quello di andare in gol in tutte le prime 31 partite di campionato.
Fremiti
Il resto dell'incontro era caratterizzato da una serie di cambi di fronte da un lato e dall'altro, con la difesa friulana che resisteva ai tentativi di inserimento da dietro degli avversari, tra i quali entrava anche l'ex di turno Alexis Sanchez. Una delle migliori occasioni era poi proprio per gli uomini di Gotti, con uno scatenato Kamara che prendeva il tempo a tutti e sfrecciava in avanti, trovando tempo e spazio per crossare al centro per Thauvin, il quale però veniva chiuso da un intervento superbo di Mkhitaryan, che interveniva da scafato centrale difensivo, sventando un'occasionissima.
I propositi dell'Inter, che vedevano Frattesi inserirsi bene su un cross dalla destra ma colpire male di testa, si infrangevano così contro la diga locale, la quale però non resisteva oltre il 95esimo. Il pallone calciato dal centrocampista azzurro, subentrato 27 minuti prima, si è infilato come un fiume in piena nella porta avversaria. Era l'acuto della vittoria, che avvicina la festa Scudetto dei nerazzurri e mette nei guai i bianconeri, a sole due lunghezze dalla zona retrocessione.