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Spalletti: "Lascio Napoli perché ho amato e dato tutto, nessun attrito con De Laurentiis"

ANSA
Aggiornato
Spalletti
SpallettiProfimedia
Il tecnico degli azzurri, alla vigilia dell'ultimo match di Serie A alla guida della squadra partenopea, ha chiarito ancora una volta le motivazioni della sua scelta.

"Se mi faccio male da solo lasciando Napoli? Sì. Ma non lascio perché ho smesso di amare, lascio perché ho amato e ho dato tutto". Così Luciano Spalletti alla viglia della fine del torneo e della sua avventura con gli azzurri.

"Nella cena con De Laurentiis abbiamo sistemato tutto in un quarto d'ora. Eravamo d'accordo che avrebbe comunicato lui la scelta. Non sono uno che cambia idea facilmente quando prende una decisione. Poi c'è stato un trionfo ed è stato giusto per noi abbracciarci, non voglio che ci siano attriti con il presidente De Laurentiis, non voglio che ci sia una divisione" ha raccontato.

"Napoli non va immaginata, perché è molto di più dell'immaginazione, Napoli va vissuta. Probabilmente sono sempre stato un po' napoletano" ha spiegato.

"I ragazzi , fino all'ultimo, hanno messo entusiasmo e qualità negli allenamenti. Da queste cose si capisce perché questa squadra avrà un grande futuro. Ci vuole tempo per forgiare un gruppo vincente e noi invece ci abbiamo messo pochissimo. La cosa più difficile è lasciare il gruppo, perché il loro amore ti fa venire dubbi sulla decisione presa"  ha parlato riferendosi alla squadra.

Spalletti nell'ultimo match di campionato
Spalletti nell'ultimo match di campionatoFlashscore

"In questi giorni, immaginandomi lontano da qui, ho realizzato quanto sia difficile scegliere di andar via. Il cuore e l'egoismo ti dicono che dovresti continuare perché c'è una squadra fortissima su cui costruire. Ma è proprio l'amore che sento che mi fa accettare la scelta" ha concluso.

"Kvara si avvicina a Maradona"

"Kvara è un giocatore fortissimo, si avvicina a Maradona per le sue giocate e le sue accelerate da fermo. È un grandissimo campione" ha aggiunto Spalletti, parlando del premio a Kvaratskhelia, eletto miglior giocatore della stagione per la Lega calcio.

"Era già sulla bocca di tutti, Giuntoli me ne parlò e io diedi il mio assenso. La società è stata brava a investire e il ragazzo ci ha messo del suo, ascoltando e migliorando. Ha imprevedibilità, messo a sconquasso le difese avversarie, calcia di destro e di sinistro, ha gambe importanti e ha fatto gol di testa, va in cielo sul colpo di testa"  ha raccontato ripensando all'acquisto in estate.

Kvaratskhelia
KvaratskheliaProfimedia

Il tecnico ha parlato anche della formazione di domani per l'ultima al Maradona: "Demme e Olivera non si sono allenati, Mario Rui è rientrato da poco. Mi piacerebbe dare spazio a chi ci ha accompagnato tutto l'anno, la formazione sarà simile a quella che ha giocato più spesso. Il futuro della squadra? Non ho possibilità di dare consigli agli altri, non so dire a chi verrà neanche chi prendere".