Serie A, non basta al Lecce una ripresa ad alto livello, finisce 1-1 contro l'Empoli
Lo scontro tra Lecce insoddisfatto per quanto raccolto finora e un Empoli invece piuttosto felice del suo inizio di campionato è stato caratterizzato da un inizio senza un vero dominatore. E se i toscani hanno cercato prevalentemente le transizioni centrali, i salentini puntavano più sulle iniziative lungo le ali. Il tutto fino al ventesimo minuto, quando l'attaccante esterno di casa Banda ha dovuto abbandonare il match per infortunio, lasciando così spazio a Pierotti.
Il primo sussulto in un match bloccato è stato poi decisivo. E a darlo è stato Pellegri, capace di liberarsi molto bene al limite dell'area per trovare la staffilata bassa e secca che portava in vantaggio l'Empoli al 34esimo. Il suo gol dava così ragione a D'Aversa, che lo aveva scelto come titolare al posto di Solbakken al fianco di Colombo. Dopo aver sbloccato il match, gli ospiti cercavano di allungare ma vedevano il difensore avversario Gaspar reagire con orgoglio, prima evitando il 2-0 immolandosi e poi sfiorando il gol del pari con un colpo di testa fuori di poco.
L'impeto del Lecce cresceva all'inizio dei secondi 45 minuti di gioco, con Krstovic a farsi sentire sotto porta: il suo colpo di testa al decimo minuto stimolava i riflessi di Vasquez. Dopo aver fiutato il pericolo, l'Empoli rimetteva il muso avanti, con Cacace che chiamava Falcone a un intervento strepitoso per spostare sul palo una conclusione che sarebbe potuta diventare quella del raddoppio. L'ingresso in campo del veterano Sansone, però, dava un impulso rabbioso ai salentini, con l'ex calciatore del Villarreal che suonava subito la carica con una bella punizione sventata dal portiere toscano all'ora di gioco.
I salentini iniziavano a riempire l'area a dovere, e solo la fretta di calciare al volo un rigore in movimento spostava la mira di Sansone, che falliva la più grande occasione alla mezz'ora della ripresa. Ma il vigore dei padroni di casa aumentava di minuto in minuto, e al 77esimo ecco che un cross di Gallo dalla sinistra trovava Pierotti, che lasciato libero insaccava alla sinistra di Vasquez. L'inerzia del gioco accompagnava il Lecce negli ultimi minuti di partita, con l'intero stadio a spingere per un trionfo.
E ancora una volta era Sansone a provarci a gioco fermo, ma il suo tentativo su punizione finiva sulla parte alta della traversa. La stessa traversa sulla quale dopo un minuto si stampava anche il colpo di testa di Krstovic. Poi, un'incertezza di Falcone su un tiro senza pretese da fuori metteva in pericolo la difesa leccese, che se la cavava in qualche modo dopo una serie di rimpalli. Ci provava nuovamente Krstovic con una sassata da quasi trenta metri che sibilava a mezzo metro dal palo avversario.
Su un contropiede toscano Colombo cercava l'affondo decisivo centralmente, ma il suo tiro veniva respinto nuovamente da un inesauribile Gaspar, tra i migliori del match, che schermava in modo pulito come altre due volte in precedenza. La partita, però, non aveva altro da offrire. E il risultato di 1-1 finale veniva accolto in modo positivo da un Via del Mare che ha apprezzato la reazione orgogliosa dei suoi, che non si sono mai arresi.