Serie A, Juventus e Roma non si fanno male allo Stadium in un match dalle poche emozioni
Rivali in campo da giocatori, e compagni in nazionale, Thiago Motta e Daniele De Rossi si sono scontrati stasera da tecnici in una sfida ad alta tensione, resa subito caldissima da un duro pestone di Fagioli su Pellegrini punito col giallo da Guida. Ed era proprio il capitano giallorosso che al 13esimo originava il primo tentativo con un tiro deviato in corner dopo essersi fatto trovare bene tra le linee.
Il gioco diretto della Juventus si sviluppava sull'asse Di Gregorio-Locatelli-Vlahovic, con il serbo sempre pronto a fare sia da raccordo sia da terminale offensivo, cercando gli inserimenti di un infaticabile Cambiaso e l'associazione con Mbangula, mentre Yildiz era solito partire da destra per allontanarsi dal traffico. Il centrocampo imbottito della Roma, tuttavia, limitava le transizioni verticali dei bianconeri, con Cristante e Pisilli come primi incaricati a fare filtro.
Ma era il dinamismo dei trequartisti bianconeri a fare la differenza, e la prima combinazione vera tra il belga e il turco permetteva al numero 10 bianconero di involarsi sull'out mancino al 41esimo. Il suo cross basso rimbalzava in modo strano e Vlahovic impattava strozzando la sfera, impegnando così il connazionale Svilar, che realizzava il primo vero intervento del match mettendo in corner con un buon guizzo. Il primo tempo, però, non offriva più spunti di rilievo, a riprova del fatto che si trattava di una contesa tra due squadre inceppate.
Motta capiva che qualcosa doveva cambiare, e all'inizio dei secondi 45' dava spazio a Koopmeiners e Conceicao per garantire più fosforo a centrocampo e più imprevedibilità in attacco. Vlahovic era nuovamente il principale protagonista in attacco, cercando una conclusione col destro dopo due minuti, ma senza rompere la barriera difensiva dei capitolini. Toccava poi a De Rossi cercare di smuovere qualcosa, dando spazio all'ex Dybala, che prendeva il posto del connazionale Soulé accompagnato anche da un tenue applauso da parte dei tifosi bianconeri.
Conceicao era il più attivo tra i bianconeri negli ultimi 20 minuti, cercando di accentrarsi dalla destra per sfruttare le sue abilità col mancino, ma senza mai davvero riuscire a spaccare la dura parete giallorossa. Dybala, invece, provava a far qualcosa tra le linee avversarie, ma il suo ritmo era troppo compassato e gli aiuti dei compagni inesistenti. Tra i due mancini era senza dubbio quello lusitano a essere entrato con un piglio più deciso, facendosi spesso carico dei pochi attacchi con un minimo di intenzione da parte dei padroni di casa. L'altro appena entrato Douglas Luiz aumentava il giro palla in mezzo al campo per la Juve, a riprova della bontà del suo acquisto,
Nel finale Motta tentava una mossa a sorpresa, schierando Nico Gonzalez centravanti al posto di un Vlahovic che si è spento col passare del tempo, mentre Shomurodov entrava per Dovbyk con l'intenzione di allungare una Roma che dopo essere stata alle corde si svegliava, con una staffilata di Angeliño che sibilava di un niente alla sinistra del palo di Di Gregorio. Ed era l'ultima piccola emozione di una sfida poco spettacolare, alla fine della quale le avversarie portano a casa un punto a testa.