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Serie A, il Napoli crolla di schianto a Verona, Bologna e Udinese si dividono la posta

Anguissa recrimina dopo un'occasione mancata
Anguissa recrimina dopo un'occasione mancataAFP
Gli uomini di Conte sprecano nel primo tempo, e nella ripresa vengono puniti dalla concretezza degli avversari. Malessere per Kvaratskhelia, che esce prima dell'intervallo.

Verona-Napoli 3-0

La grande e attesissima prima di Antonio Conte con il Napoli, e dopo la polemica conferenza stampa di ieri, ha visto i partenopei affrontare un match spinoso contro un Verona arcigno e volto a dar battaglia in ogni zona del campo. Spesso alla ricerca del tracciante in verticale per la sponda di Simeone, che non essendo Lukaku ha fatto molta fatica spalle alla porta, senza praticamente mai riuscire davvero a fare da raccordo. Il bisogno del belga per l'allenatore leccese è parso sempre più evidente fin da subito.

Gli azzurri, ai quali mancava un certo fraseggio in mezzo al campo, non riuscivano a trovare alcun pertugio nella metà campo avversaria fino al 33esimo, quando un cross dalla destra di Di Lorenzo pescava in area avversaria un arrembante Anguissa, il cui colpo di testa finiva alto. Da quel momento in poi, gli ospiti prendevano fiducia, e al 43esimo era Lobotka che arrivava bene al tiro dal limite ma il suo piattone finiva alto. Prima dell'intervallo arrivava l'opportunità più netta per il Napoli, con Kvaratskhelia che, lanciato a tu per tu con Montipò dopo un disimpegno errato di Frese, veniva  stoppato in modo eroico da Tchatchoua, intervenuto in modo tempestivo in scivolata.

Il secondo tempo vedeva il Napoli puntare obbligatoriamente su Raspadori, che aveva preso il posto del georgiano, uscito alla fine del primo tempo per un malessere dopo un colpo alla testa. Ma a suonare per primo erano i padroni di casa, con Kastanos che veniva trovato colpevolmente troppo libero dal limite dell'area e calciava poco fuori di mancino. Ma era solo un avvertimento, perché dopo due minuti arrivava l'acuto di Livramento con un tocco leggero su un perfetto cross di Lazovic dalla sinistra in un'azione di perfetto contropiede.

La botta era dura per gli azzurri, che senza il loro elemento più vivace tentennavano, e venivano anche ribattuti dalla sfortuna, che si palesava in un incrocio dei pali preso in pieno dalla mezzaluna da Anguissa, a Montipò battuto. Ma l'accidia di una squadra senza idee è stata poi punita da Mosquera, che un minuto dopo il suo ingresso in campo veniva imbeccato in verticale e piazzava la palla nell'angolino alla sinistra di Meret, mettendo la parola fine all'incontro al 75esimo. Terribilmente in palla, l'Hellas chiude la partita con il terzo gol, siglato nuovamente dal centravanti colombiano.

E così, un Napoli imballato e senz'anima, mancava per la prima volta negli ultimi otto anni la vittoria alla prima giornata.  Per Conte è un inizio tristissimo, al quale dovrà porre rimedio quanto prima. Per Zanetti, invece, è una partenza da sogno.

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Bologna-Udinese 1-1

Orfano di Thiago Motta, il Bologna che si appresta ad andare in Champions League ha sentito poca pressione al suo debutto stagionale. Nonostante un primo tempo finito 0-0, infatti, i rossoblu sono apparsi piuttosto propositivi, con Orsolini che sembrava piuttosto ispirato, soprattutto in veste di rifinitore. Due grandi occasioni per i padroni di casa dopo la mezz'ora, entrambe griffate Ndoye, facevano capire da che lato si tirava di più, anche se la concretezza nel momento giusto veniva a mancare.

Ad arrivare in soccorso dei suoi, c'era però capitan Orsolini, che dopo essersi visto annullare un gol per un tocco di mano precedente da parte di Freuler, siglava con decisione un calcio di rigore al 57esimo dopo il fallo di mano in area di Giannetti ravvisato dal Var. Dieci minuti dopo, però, si ripeteva la situazione in area opposta, con Thauvin che però si faceva ipnotizzare da Skorupski dagli undici metri. Non aveva neanche il tempo di esultare, il Bologna, che pochi secondi, dal conseguente corner, lo stesso Giannetti trovava la redenzione impattando perfettamente di testa per il gol dell'1-1, risultato che poi non cambia più.

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