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Serie A, i subentrati Samardzic e Zappacosta danno all'Atalanta una sofferta vittoria sul Monza

Antonio Moschella
Samardzic festeggia dopo l'1-0
Samardzic festeggia dopo l'1-0Marco Luzzani / GETTY IMAGES EUROPE / AFP
Gasperini azzecca i cambi, con il serbo a sbloccare un match che si era rivelato molto inceppato. Poi, il raddoppio dell'esterno, che certificava il trionfo che vale il sorpasso sulla Juventus

Dopo la scorpacciata di gol contro il Verona, l'Atalanta ha ospitato il Monza in quello che è sembrato subito uno scontro tra una squadra di alta classifica e una che lotta per non retrocedere. Il tutto perché i padroni di casa hanno fatto capire da subito di voler spingere al massimo per portarsi in vantaggio e puntare a ripetere l'exploit del weekend scorso. A fare da stantuffo era principalmente Bellanova, sul quale Kyriakopoulos doveva tenere botta, mentre a D'Ambrosio spettava l'arduo compito di vedersela con l'ultimamente scatenato Lookman.

Dediti a tamponare i rivali, gli uomini di Nesta hanno cercato il più possibile di evitare il giro palla dei padroni di casa, il cui baricentro alto favoriva il controllo di palla frequente di De Ketelaere, attorno al quale però si creava spesso una gabbia anche per i possibili passaggi. Tra i più sacrificati per il Monza l'ex di turno Pessina, consapevole di dover essere uno dei primi incaricati a schermare, per poi cercare di dare il via all'azione di ripartenza.

E così, il secondo tempo ha visto rientrare in campo una Dea frustrata per la mancanza di sbocchi concreti in attacco. Ma la grande novità era l'uscita di Lookman per Samarzdic, una mossa poco attesa da parte di Gian Piero Gasperini, che ha provato comunque a mischiare le carte in tavola. Ma il Monza teneva bene il campo, con Pablo Mari a serrare le fila in difesa e Vignato e Bianco a provare a creare scompiglio nella metà campo avversaria. E solo un contatto falloso di Djuric su Ederson negava agli ospiti il sorprendente gol del vantaggio all'ora di gioco. 

E così, dopo 65 minuti di poca efficacia, ecco che il Gasp dava ingresso a Zaniolo per CDK, usando il quarto cambio dopo quelli di Zappacosta e Cuadrado per Ruggeri e Bellanova. Come a dire: è con energie fresche sugli out e in attacco che si può svoltare. Ed è proprio su un'accelerazione dell'ex romanista che Retegui si ritrova il pallone in area, appoggia per Samardzic che controlla e sposta la sfera per poi scagliarla con decisione e velocità in fondo al sacco, rompendo indugi e resistenza avversaria. 

Storditi ma non a terra, i brianzoli hanno comunque provato a reagire, con Nesta che tentava di dare la scossa con gli ingressi di Maldini e Caprari. Era però Kyriakopoulos a spaventare il Gewiss Stadium con un calcio di punizione sventato in corner da un attento Carnesecchi. Poi, nel successivo contropiede era nuovamente Samardzic a danzare leggiadro per lasciare dietro due marcatori e vedersi negato il raddoppio da Turati. L'Atalanta, però, aveva ancora fiato per far male, e poco prima del 90esimo ecco che Zappacosta trovava il destro dal fronte mancino che sbatteva sul palo e poi entrando, chiudendo definitivamente i giochi. 

Per la truppa di Gasperini, dunque, è il terzo trionfo di seguito, arrivato con due reti che permettono ai bergamaschi di superare l'Inter come squadra con più reti in Serie A, 26 in totale. In classifica, invece, gli orobici hanno addirittura superato la Juventus di un punto dopo il pari dei bianconeri in casa col Parma. Una serata niente male per Ederson e compagni, che domenica sfideranno il Napoli capolista. 

Le statistiche del match
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