L'ormai solita invalicabile Juventus ha conquistato la vittoria per 0-3 al Marassi contro il Genoa, autore di un buon primo tempo, rovinato dalla prestazione negativa nei secondi 45'.
I bianconeri hanno faticato a creare occasioni nitide contro un Genoa ben posizionato, dietro la linea della palla con tutta la squadra in fase di non possesso. Difficile per i giocatori più fantasiosi della Juve trovare un pertugio nella difesa serrata degli avversari, bravi a limitare la formazione di Thiago Motta, reduce da due 0-0 di fila in campionato.
I rossoblù hanno sbattuto contro il muro del club torinese in fase offensiva, evitando però rischi nella propria metà campo e regalando un match noioso e privo di emozioni.
Nella prima frazione è mancata la velocità di pensiero e di azione agli juventini, i quali non hanno impensierito realmente Gollini, dominando il possesso palla ma andando al riposo a secco di gol per l'ennesima volta.
Nella ripresa la Juventus, entrata con il piglio giusto e un carattere diverso, ha trovato al 47' un calcio di rigore importante, causato dal fallo di mano di De Winter.
Sul dischetto si è presentato il solito Dusan Vlahovic, il quale ha scacciato ogni tipo di maledizione ritornando al gol dagli 11 metri: botta potente dopo la rincorsa lenta e niente da fare per Gollini.
Thiago Motta ha modificato il suo scacchiere al rientro dagli spogliatoi, mettendo Kalulu terzino destro e Danilo centrale di difesa e, poi, spostando Koopmeiners nel ruolo di trequartista alle spalle del serbo autore della rete del vantaggio. Con questo nuovo assetto tattico, i bianconeri hanno trovato più spazio muovendo con più facilità e velocità la palla, schiacciando il Genoa nella propria metà campo, incapace di tirare il fiato nel primo frangente dei secondi 45'.
La nuova idea del tecnico ex Bologna ha dato i suoi frutti e, nel giro di 9', la Juventus ha raddoppiato il bottino con una traccia in verticale perfetta trovata da Koop, il quale ha pescato Vlahovic in profondità, letale con un bolide in diagonale da bomber vero.
Gli ospiti hanno poi gestito con calma e maturità il doppio vantaggio, approfittando del crollo mentale e fisico del Genoa e facendo scorrere l'orologio. Alberto Gilardino ha fatto esordire molti giovani nel secondo tempo, cercando in loro freschezza e fame, ciò che è mancata ai giocatori più esperti e solitamente combattivi dei rossoblù.
Questi ultimi si sono dovuti inginocchiare di fronte alla solita grande solidità difensiva dei bianconeri, ancora una volta in grado di ottenere un clean sheet, il sesto consecutivo in Serie A, competizione nella quale non ha ancora subito un gol.
Dato incredibile per il club di Torino, che sta stupendo sempre di più per la concentrazione del reparto arretrato che, anche cambiando gli interpreti, mantiene chiusa la saracinesca, inviolabile finora.
Nel finale è arrivato anche la prima gioia stagionale per Francisco Conceicao, nuovo acquisto juventino e neoentrato nell'incontro con la voglia di fare bene. Il portoghese ha sfondato la porta con un tiro forte e basso che ha preso controtempo l'incolpevole Gollini: 3-0 e notte fonda per i rossoblù in un Marassi deserto.
