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Serie A, Castellanos trascina la Lazio al trionfo, la Roma viene fermata a Cagliari

Taty Castellanos
Taty CastellanosAFP
L'argentino entra in tutti le azioni da gol dei biancocelesti e fa dimenticare Immobile. I giallorossi non vanno oltre lo 0-0 alla Unipol Domus

Lazio-Venezia 3-1

Con l'ombra di Ciro Immobile lontana, anzi lontanissima, Castellanos si è definitivamente preso l'attacco della Lazio, che contro il Venezia. L'argentino è stato il grande sostegno del reparto offensivo biancoceleste, trovando il gol del momentaneo 1-1 poco dopo quello degli avversari, che avevano spaventato non poco l'Olimpico. Abile a rubare palla a un Svoboda, el Taty è stato glaciale all'11esimo, quando ha freddato il portiere avversario Joronen da pochi passi.

Prima, al quarto minuto, un disimpegno errato di Rovella in area aveva provocato il gol del vantaggio dei lagunari con un destro preciso di Andersen, che trovava l'angolo lontano. Ma Castellanos era determinato a ribaltare il risultato, e dopo il gol del pari ottenuto con caparbietà, al 42esimo trovava anche l'anticipo su un avversario che valeva il calcio di rigore calciato alla perfezione da capitan Zaccagni.

Sulla falsa riga del primo, il secondo tempo vedeva la Lazio insistere per chiudere la partita, colpendo una traversa sempre con lo scatenato Castellanos, al quale viene negato il gol solo da un tocco di dita del portiere avversario. Poco prima Casale ci aveva provato con un colpo di testa su corner, ma colpendo in modo centrale. Il match andava avanti sullo stesso canovaccio tattico, con i padroni di casa che all'81esimo chiudevano finalmente la contesa grazie a un autogol di Altare, che si gettava in spaccata per anticipare il solito Taty, autentico mattatore dell'incontro e già trascinatore di una Lazio che nel finale ha visto esaltarsi anche Provedel in un grande intervento a evitare il possibile 3-2 e parte nel migliore dei modi.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

Cagliari-Roma 0-0

Meno elettrizzante l'altro scontro serale, con la Roma che in casa del Cagliari ha provato a dar sfogo soprattutto sulla fascia sinistra con Zalewski, più impegnato dell'altro esterno offensivo Soulé a sfondare. Gli isolani, tuttavia, hanno ben chiuso gli spazi nel primo tempo, rendendosi inoltre anche più pericolosi con Augello e Azzi, sempre molto propositivi sugli esterni. All'intervallo si andava dopo che la migliore occasione la targava Marin, con un destro da lontano disinnescato da Svilar, anche se il brivido principale lo dava Scuffet, controllando in modo approssimativo un retropassaggio e salvando poi sulla linea. 

Nella ripresa si svegliano i giallorossi, che realizzano due conclusioni, le prime del match, nei primi tre minuti con Soulé e Zalewski, senza però andare a segno. Poi, la grande palla capitava a Pellegrini all'altezza del dischetto dopo un velo di Dovbyk, ma il numero 7 giallorosso calciava su Scuffet. De Rossi cercava la scintilla decisiva inserendo Dybala, al centro di tante discussioni per le sirene provenienti dall'Arabia. E all'80esimo era proprio l'argentino a mettere Dovbyk in condizione di rompere gli equilibri con un cross al bacio, ma il colpo di testa dell'ucraino finiva sulla traversa.

Poco dopo giungeva la risposta dei sardi con Marin, la cui botta da fuori impattava anch'essa sulla traversa avversaria. L'ultimissima palla per la vittoria era sui piedi di El Shaarawy, che al respiro finale partiva in contropiede e calciava forte ma fuori di poco. Finiva così 0-0 a Cagliari, con il Cagliari a esultare e la Roma a pensare a come fare per migliorare.

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