Serie A, all'Olimpico la Roma batte l'Udinese e consolida il terzo posto
Una Roma tosta e decisa sfrutta i passi falsi di Milan e Inter e si porta a +5 sui nerazzurri e a +3 sui rossoneri consolidando così il terzo posto in classifica. Il turno tra l’andata e il ritorno di Europa League poteva rappresentare un’insidia, come si è visto con le altre squadre impegnate in Europa, ma i giallorossi all’Olimpico sono riusciti a portare a casa l’intera posta dopo una partita solida e volitiva contro quell’Udinese con cui all’andata persero 4-0. Era un’altra Udinese però, e questa è un’altra Roma, anche se veniva dalla sconfitta di Rotterdam.
Mourinho deve rinunciare a Dybala ma recupera Abraham, che va in panchina. In attacco spazio a Belotti, supportato da Wijnaldum e Pellegrini, mentre a destra il portoghese si gioca la carta Celik al posto di Zalewski con El Shaarawy a sinistra. A centrocampo con Cristante c'è Bove.
I giallorossi iniziano a ritmo lento per poi accelerare. Mancini ci prova di testa dopo una serie di sponde, ma il tiro è centrale e Silvestri può respingere. Alla mezzora si fa vedere anche Wijnaldum con una botta sul primo palo che vede ancora Silvestri pronto alla risposta. Al 34’ la svolta: tocco di Pereyra su colpo di testa di Belotti, field review e rigore per la Roma. Dal dischetto va Cristante che colpisce il palo, ma è bravo Bove ad avventarsi sulla palla e spedirla a rete con un tiro secco e preciso.
Al 55’ arriva il raddoppio giallorosso, con Pellegrini che festeggia con il gol la 100esima partita da capitano giallorosso. Gran lavoro di Belotti che si invola sulla sinistra e serve il compagno che fulmina Silvestri. Undici minuti dopo però la Roma rischia di rovinare tutto: tiro di Lovric che Mancini devia con il braccio e l'arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto va Pereyra ma Rui Patricio si distende sulla destra e para.
Mourinho dà spazio anche a Abraham, che entra al posto di Belotti. Sottil, dall'altra parte, insieme a Nestorovski e Thauvin, si gioca la carta del talentino classe 2006, Simone Pafundi. I friulani però non riesco a pungere, e dopo la standing ovation regalata a capitan Pellegrini ritrova il gol anche Abraham, che svetta di testa su cross di Spinazzola e inchioda Silvestri. La Roma porta a casa i tre punti e può pensare all'ostico ritorno di Europa League contro il Feyenoord.