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Semaforo verde: la Juve sbanca San Siro, Napoli e Inter convincono, la Fiore inciampa

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Semaforo verde: la Juve sbanca San Siro, Napoli e Inter convincono, la Fiore inciampa
Semaforo verde: la Juve sbanca San Siro, Napoli e Inter convincono, la Fiore inciampaAFP/Canva
Chi è che, nel corso di questo weekend di Serie A, ha fatto bene, male, oppure ha dato buoni spunti in vista delle prossime giornate? Abbiamo provato a immaginare di votare la giornata appena trascorsa basandoci sulle luci di un semaforo: con il verde, si passa avanti a pieni voti, con il rosso si viene rimandati alla prossima, con il giallo si passa con riserva, in attesa di vedere confermate le impressioni del weekend.

Semaforo verde: Juve, Napoli e Inter vincono fuori

Non era facile, specialmente per i bianconeri, trionfare in casa degli avversari. Il tiro di Locatelli deviato da Krunic, complice anche un Milan in 10, ha aperto invece le porte del trionfo alla squadra di Allegri, che dopo aver espugnato San Siro adesso sembra essere una seria candidata al titolo.

L'Inter che trionfa al Filadelfia contro il Toro è una squadra solida che viene fuori nella ripresa, mentre il Napoli che si impone al Bentegodi gioca un bel calcio per quasi un'ora, prima di addormentarsi e rischiare la rimonta. Ma entrambe trovano una vittoria importante per il morale.

Semaforo rosso: il tonfo della Fiorentina

Dopo lo show del Maradona, nel quale si era imposta per gioco e concretezza, la squadra di Vincenzo Italiano crolla inaspettatamente in casa contro l'Empoli, fino a ieri penultimo. Ancora una volta i limiti dei Viola sono in difesa, dove Caputo e compagni hanno saputo approfittare degli spazi troppo generosamente offerti. 

Anche l'Udinese registra un passo falso non da sottovalutare. Vista la classifica, la squadra di Sottil aveva bisogno della prima vittoria in campionato contro il Lecce, che però non si arrende mai e continua a metà classifica.

Semaforo giallo: la Roma non convince

Una vittoria non meritata e un teatrino finale da piccola realtà. La Roma che sconfigge il Monza nel finale e dopo 55 minuti con un uomo in più è il riflesso del suo allenatore, quel José Mourinho che dopo aver perduto la magia ormai ha lasciato da parte la strategia per fagocitare tutto con la sua rabbia. Il pianto finale dedicato a Palladino è stato poco elegante, anche e soprattutto perché i suoi ancora una volta non hanno convinto per il gioco mostrato in campo. I tre punti possono solo ingannare, perché questa Roma ha ancora molto lavoro davanti a sé.