Sarri duro coi suoi: "Ci sono troppi calciatori che non rendono come l'anno scorso"
La prima vittoria in campionato per la Salernitana ha costretto la Lazio alla sconfitta numero sei.
Uno stop che ovviamente non fa piacere a Maurizio Sarri, molto deluso in conferenza stampa.
La Lazio ha tirato poco e il tecnico di origini toscane lo sa: "Ci sta succedendo troppo spesso. Sulle fasce ci hanno concesso tanto spazio e c'erano i presupposti per essere estremamente pericolosi. Abbiamo fatto poco, troppo poco. Ci possiamo appellare alla mancata espulsione di Gyomber, l'arbitro non può dirigere a questi livelli. Ma non possiamo racchiudere 90 minuti in un episodio, la Salernitana era inferiore ma non si è visto. Purtroppo troppi giocatori stanno rendendo meno rispetto alla passata stagione, qualcosa è successo. O la colpa è mia o abbiamo perso di vista chi siamo. Queste sono gare che l'anno scorso avremmo vinto serenamente"
Un k.o. che non può essere arrivato per colpa del calendario: "Il calendario improbabile non giustifica certe prestazioni. Secondo me, ripeto, ci sono troppi calciatori che non rendono come l'anno scorso. O è colpa mia o abbiamo perso l'umiltà che ci aveva contraddistinto".
Questa sconfitta potrebbe cambiare la stagione dei biancocelesti, sempre più lontani dalle zone che contano: "Se la Lazio gioca così faremo una tranquilla metà classifica, il focus deve essere sulle prestazioni. Ad ora non abbiamo fatto prestazioni all'altezza, vista la gara di oggi non mi viene proprio da pensare alle zone alte".
Sarri non fa i complimenti agli avversari: "Ho visto una squadra, quella avversaria, sempre in affanno quando arrivavamo negli ultimi 25 metri. Ci lasciavano tanti spazi e dovevamo sfruttarli meglio".
Secondo Sarri uesta debacle potrebbe avere delle conseguenze: "Non so cosa stia pensando il presidente, ma farò qualcosa che rompa l'inerzia. Io sono contrario ai ritiri, li vedo come un palliativo. Abbiamo perso personalità, iniziativa. Abbiamo fatto un gol al 43' e siamo rientrati dentro come se volessimo aspettare e gestire per 50 minuti. Questo non va bene e non rientra in quello che chiedo e nelle nostra caratteristiche. C'è qualcosa che non va. Se la colpa è mia non lo so, se fossi certo andrei subito via. Siccome non riesco a capire in cosa sono cambiato rispetto all'anno scorso mi viene difficile. Preparo le gare allo stesso modo, le idee sono le stesse. Anzi, sono molto più pressante perchè c'è maggior necessità di stare sul pezzo. Se poi capirò che è colpa mia mi prenderò le conseguenze e dirò al presidente di cambiare".
Insomma, una Lazio che non rende come gioca in settimana: "Sono più deluso che arrabbiato. Se parlo di applicazione dico che questo gruppo trasmette sempre sensazioni positive. Negli allenamenti vedevo una squadra sul pezzo".