Roma-Lazio, la sfida eterna: da tutti i derby di De Rossi alla gomitata di Tudor a Totti
Quello della capitale è, senza dubbio, il derby cittadino più caldo e sentito d'Italia. Una sfida che comincia il giorno dopo il derby appena disputato per arrivare fino al prossimo e poi ricominciare. Una sfida infinita. Anzi, eterna, proprio come Roma.
Lo sa bene Daniele De Rossi che, dopo sabato prossimo, i derby li avrà disputati tutti: dal primo con i Pulcini a quello da allenatore. Entrato nel settore giovanile giallorosso a 11 anni, DDR chiuderà così, il prossimo fine settimana, il proprio circolo: "Mi emozionerò a pensare che li ho giocati tutti, da quello dei Pulcini fino a questo da allenatore - ha ammesso subito dopo la gara di Lecce - . Ma non ho tempo per emozionarmi davvero, devo pensare a preparare la partita".
Una partita speciale. La partita. Ma Capitan futuro sapeva che sarebbe arrivata. Non l'ha colto di sorpreso. Il circolo rosso sul 6 aprile l'ha messo non appena è stata resa ufficiale la data dell'incontro. E l'avrebbe messo anche se non fosse stato l'allenatore della Roma. Perché l'avrebbe vissuto con la stessa intensità anche se fosse stato altrove.
Non di certo con la stessa responsabilità. Con quella, però, De Rossi è abituato a conviverci sin dal suo arrivo a Trigoria: dei 31 derby disputati, ne ha vinti 14, persi 10 e 8 li ha disputati con la fascia da capitano sul braccio. Ed è per questa ragione che altro che Milan o Europa League: fino a sabato sera, a casa De Rossi si parlerà soltanto del prossimo derby. E da domenica di quello successivo.
Il derby di Tudor
Decisamente più tranquilla, dal punto di vista emotivo, la vigilia di Igor Tudor, sebbene ci sia da dire che le dimissioni di Maurizio Sarri e il successivo incarico ricevuto da Claudio Lotito lo abbiano catapultato sulla panchina della Lazio alla vigilia di una settimana terribile cominciata sabato scorso con la vittoria in campionato contro la Juventus.
Bianconeri che, però, si sono presi la rivincità, martedì scorso, nell'andata della semifinale di Coppa Italia che ha visto imporsi la Vecchia Signora per due gol a zero. Un risultato che Tudor si è detto convinto di poter ribaltare al ritorno.
La Juve, però, fa già parte del passato. E già, perché non c'è spazio né tempo per la Coppa Italia nella sua testa. Per lui, proprio come per DDR, quello di sabato sarà il primo Derby della capitale in panchina e, più in generale, si tratterà del suo debutto assoluto nella stracittadina romana.
Questo, però, non vuol dire che Tudor non abbia già un conto aperto con la Roma. Era rivolto proprio a lui il celebre gesto di Francesco Totti 'zitto, quattro e a casa'. Era l'8 febbraio 2004 e i giallorossi rifilarono un pesantissimo 4-0 alla sua Juve. Un gesto che il Pupone ha spiegato a Alex Del Piero durante una chiacchierata, di qualche tempo fa, che ha visto per protagonisti i due capitani sui social: "L’ho fatto a lui perché mi aveva dato una gomitata che mi veniva da piangere". Ecco, sabato sera, Tudor spera proprio di fare quello stesso gesto.