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Rocchi alza la voce a difesa degli arbitri: "Basta offese, non le accettiamo più"

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Gianluca Rocchi
Gianluca RocchiProfimedia
Il designatore dei fischietti italiani si è scagliato contro le mancanze di rispetto verso i componenti della sua squadra: "La giustizia sportiva di essere più dura".

"Io e gli arbitri siamo persone perbene, se il problema sono io sono pronto a farmi da parte. Qualche errore l'avevamo messo in preventivo e ci stiamo lavorando, ma dietro un errore non c'è mai altro, non ammettiamo mancanza rispetto".

È duro lo sfogo del designatore arbitrale Gianluca Rocchi che dall'incontro di metà stagione a Coverciano chiede interventi severi a tutela degli arbitri.

"Non accettiamo mai più offese da tesserati come contro Orsato, oppure quanto accaduto nel tunnel di Salerno - ha aggiunto - Chiedo un comportamento diverso e alla giustizia sportiva di essere più dura".

La difesa del Var

Rocchi ha tenuto anche a difendere il Var, snocciolando i numeri sulla validità del sistema di video-assistenza per i direttori di gara.

"Sono 78 gli errori arbitrali evitati dal Var" e "sono 989 i check fatti in Serie A fino a questo momento di cui oltre la metà hanno riguardato la regolarità di un gol".

Il designatore degli arbitri ha fatto anche un bilancio del girone d'andata: ci sono stati "nello specifico 50 interventi per l'On-field review, con otto errori complessivi ma anche oltre il 90% in meno di errori proprio grazie al Var".

Gli otto errori "certificati" dall'Aia in questa prima metà di campionato riguardano le seguenti partite: Juventus-Bologna, Monza-Lecce, Sassuolo-Juventus, Monza-Bologna, Genoa-Juventus, Genoa-Inter, Inter-Verona, Sassuolo-Fiorentina. "L'approccio dei club dovrebbe aiutare gli arbitri", ha aggiunto Rocchi.

Pacifici: "Tutti varisti, non capisco gli attacchi agli arbitri"

"Non capisco tutti questi attacchi agli arbitri e chi li considera il problema del calcio, piuttosto certi atteggiamenti di tesserati in campo e fuori non vanno d'accordo con lo sport, comprese le minacce di morte via social a chi sbaglia un rigore. Siamo diventati tutti varisti".

Così il presidente dell'Aia, Carlo Pacifici, parlando del clima poco sereno nei confronti dei direttori di gara. "Noi lavoriamo sull'uniformità - ha sottolineato Pacifici nell'incontro a Coverciano - Noi continuiamo a lavorare a testa bassa senza farci travolgere dalle critiche. Di questa prima parte di campionato sono soddisfatto anche se possiamo fare di più e meglio. Ma veder strumentalizzato un cambio di assegnazione di un arbitro (Piccinini con Fabbri) gridando al complotto anche se dietro c'era un grosso problema familiare ci disturba molto. Siamo anche uomini prima che arbitri".

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