Ranieri: "Con il Verona una gara che vale molto, per la salvezza ci serviranno 36 punti"
"Una gara che vale molto". Sintetico e chiaro. Presto per parlare di Verona-Cagliari come match spareggio, ma Claudio Ranieri sottolinea quanto sia importante fare bene sabato 23 alle 18 al Bentegodi.
"La partita è importante per tutti e due - ha detto il tecnico rossoblu nella conferenza stampa dell'antivigilia - dovremmo sicuramente fare del nostro meglio. Sia noi sia loro siamo in un buon momento. Da quando hanno cambiato sistema stanno facendo ottime cose. Per noi non sarà facile, ma non sarà facile nemmeno per loro. Faremo del nostro meglio", chiarisce il mister.
Ancora nessuna vittoria in trasferta per il Cagliari.
"Nessuna pressione in questo senso - ha spiegato Ranieri - stiamo migliorando sia in partita sia in allenamento. Continuando così anche questo tappo è destinato a saltare. Loro corrono bene, cercano Djuric come riferimento centrale, ma fanno inserire bene trequartisti e ali. Noi dovremmo fare del nostro meglio".
"A tre o quattro? La squadra - ha precisato l'allenatore - sa fare bene sia l'uno sia l'altro. Ma- ha sottolineato in tono scherzoso - prende gol lo stesso. Tuttavia, ormai i moduli lasciano il tempo che trovano: c'è chi gioca a quattro e costruisce a tre. Bisogna essere bravi e pronti a cambiare". Rimpianti per la gara persa con il Napoli?.
"L'animo latino porta sempre a guardare al passato, ma quello che ho imparato in Inghilterra - ha ricordato - è guardare avanti, pensare solo a quello che si dovrà fare".
Secondo Ranieri l'Hellas è sereno: "Non credo che le ultime vicende extra-campo avranno ricaduta sulla squadra, ho avuto esperienze di questo tipo e sono convinto che il gruppo di Baroni saprà isolarsi senza contraccolpi. Dovremo quindi stare attenti come sempre".
E su Orsato: "Lo stimo mi è capitato di fargli i complimenti perché in campo magari non ero d'accordo con alcune sue decisioni e poi rivedendo la partita mi ricredevo. Rocchi ha scelto il migliore, significa che la gara è particolarmente rilevante".
Nandez e Lapadula pronti per il Verona
Nandez e Lapadula pronti o quasi pronti a stare in campo novanta minuti e passa nella sfida con il Verona.
Le incognite maggiori riguardano l'uruguaiano, uscito stremato nella gara con il Napoli.
"Sta bene - ha detto il mister Claudio Ranieri nella conferenza stampa dell'antivigilia - sabato scorso a un certo punto non ne ha avuto più e l'ho tolto. Deve crescere di condizione, è normale quando subisci un infortunio".
Petagna invece era uscito nell'intervallo: "Lavora bene, so cosa può darmi, non c'è bisogno di parlarci in modo particolare, è il primo a sapere quando gioca bene e quando meno, ha esperienza, conosce questo mondo e quindi non c'è bisogno di soffermarsi più del dovuto su di lui in particolare".
È il momento di Pavoletti: "Lo conosciamo, lui è un calciatore che ha il gol nel sangue, a Napoli ha risposto presente dal primo minuto segnando, quasi a smentirmi quando parlo di utilizzo alla Altafini. Leonardo, come gli altri più esperti, trascina il gruppo, ha parole importanti per il gruppo, mi permettono di trainare tutta la truppa. Ho ragazzi di grande valore che spesso fanno risaltare in modo particolare il mio lavoro ma i primi a meritare elogi sono loro. Certo, non posso farli giocare tutti sicuramente, ma i cinque cambi permettono a noi allenatori di cambiare in corsa e disegnare al meglio la partita sia all'inizio che in corso d'opera".
Luvumbo? "Sta maturando, l'anno scorso era sicuramente più confusionario e meno concreto, lavora nel modo giusto e si vede, sta crescendo, parliamo di un ragazzo classe 2002 che due anni fa giocava in Primavera. Sono soddisfatto dell'attacco che ho a disposizione, chiaramente l'infortunio di Shomurodov pesa, così come l'assenza di Luvumbo per la Coppa d'Africa, ma sapremo farci trovare pronti".
La salvezza? "Ho detto ai ragazzi che spero di girare a diciotto punti, perché magari la quota salvezza è a 36. Ho molti dubbi però - ha ammesso l'allenatore rossoblu - le grandi stanno perdendo punti e quindi la quota salvezza inevitabilmente si alza".