PROFILI Weah, un esterno tuttofare per la Juventus: un po' Di Maria, un po' Cuadrado
Una volta messi a punto i dettagli tra i due club, Timothy Weah si trasferirà a Torino per essere presentato come nuovo calciatore della Juventus.
Con un contratto in scadenza tra un anno, il Lille ha pensato bene di fare cassa, raggiungendo un accordo win-win vicino ai 12 milioni con il club bianconero.
Dalla sua, la Vecchia signora mette il primo vero nuovo tassello (dopo i riscatti, alcuni obbligatori altri no, di Kean, Locatelli e Milik) della squadra della prossima stagione.
Un po' Cuadrado, un po' Di Maria
Se escludiamo il fisico prestante molto simile a quello del padre e una buona capacità di correre palla al piede, Tim è un calciatore molto diverso rispetto a papà George.
L'ex centravanti del Milan, infatti, aveva una relazione con il gol molto più fluida e preferiva giocare in mezzo. Timothy, invece, nell'ultima stagione di reti non ne ha segnate nemmeno una.
Ma è proprio nelle sue caratteristiche tattiche che risiede la più grande differenza con papà. Tim, infatti, preferisce giocare a destra.
Un po' Cuadrado, un po' Di Maria. Non dal punto di vista tecnico, bensì per il fatto che il giovane Weah, pur prediligendo il ruolo di ala destra può fare un passo indietro e piazzarsi come terzino di una ipotetica difesa a quattro o come esterno in un centrocampo a cinque.
Duttile e sfortunato (in estate)
Al Lille, inoltre, è stato anche impiegato sulla fascia sinistra, perché è uno di quei giocatori completi, in grado di calciare bene sia con un piede che con l'altro.
Duttilità che lo ha portato a diventare una pedina fondamentale degli scacchieri degli allenatori che lo hanno avuto a loro disposizione sia nel team Usa (con cui ha partecipato all'ultimo Mondiale segnando anche un gol al Galles), che al Lille dove, agli ordini di Christophe Galtier, ha conquistato la Ligue 1 da protagonista soffiandola al "suo" Psg, club in cui si è formato a partire dai 14 anni (vincendo anche due campionati).
La sua criptonite? Il mese di agosto. Nelle ultime due stagioni, infatti, Weah è stato costretto a partire a rilento a causa di due infortuni estivi - il primo alla coscia, il secondo al piede - che gli hanno fatto perdere, rispettivamente 25 giorni nel 2021 e 50 l'anno scorso.